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SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE

Corso di Laurea
Accesso Programmato
STUDI UMANISTICI
L-19 Classe delle lauree in Scienze dell'educazione e della formazione
180 crediti
Italiano

Presentazione del corso

Il Corso di Studio in Scienze dell'educazione e della formazione, in linea con gli obiettivi formativi della classe delle lauree L-19 ha l'obiettivo di far acquisire una solida preparazione in ambito pedagogico; fornire gli strumenti per padroneggiare la terminologia e le metodologie di ricerca delle scienze dell'educazione; sviluppare la capacità di elaborare, realizzare, gestire e valutare progetti educativi; favorire l'inserimento in attività professionali nei diversi campi dell'educazione e della formazione (dalla prima infanzia all'età adulta); permettere l'accesso a Corsi di Perfezionamento, Master di primo livello e ai Corsi di laurea magistrale in particolare quelli dell'area pedagogica (LM-50 e LM-85) relativamente ai quali garantisce la piena acquisizione dei requisiti di accesso. Il corso opera per consentire al laureato di svolgere in autonomia e responsabilità - grazie alle conoscenze teoriche, ai dispositivi concettuali, metodologici e tecnologico-educativi acquisiti - compiti connessi alla progettazione, programmazione, gestione, monitoraggio e valutazione di interventi educativi e formativi a favore di persone e gruppi nei contesti formali, non formali e informali.

Requisiti di accesso

Titoli opzionali (a scelta tra i seguenti):
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore
  • [TS] - Titolo straniero

Piano di studi

Anno di corso: 1
Obbligatori
Anno di corso: 2
Obbligatori
Anno di corso: 3
Obbligatori
ATTIVITA' FORMATIVE DEL 3° ANNO IN ALTERNATIVA (6 CFU)
CREDITI A SCELTA DELLO STUDENTE E DELLA STUDENTESSA (12 CFU)

Programma, testi e obiettivi

Accesso ad ulteriori studi
Corsi del Secondo Ciclo
Status professionale conferito dal titolo
Educatore dei servizi educativi per l'infanzia (ai sensi del D.L. 65/2017, art. 14, comma 3 - D.M.378/2018) L'educatore dei servizi educativi per l'infanzia potrà svolgere la sue funzioni professionali nei nidi d'infanzia, nei micro-nidi, nelle sezioni primavera e nei servizi integrativi per l'infanzia (spazi gioco, centri per bambini e famiglie, servizi educativi in contesto domiciliare così come previsto dall'Art.2, Comma 3 del D.L. 65/2017). Inoltre, in quanto laureato in Scienze dell'educazione e della formazione, potrà spendere la propria professionalità nei diversi contesti educativi in cui è prevista la figura dell'educatore professionale socio-pedagogico. Educatore professionale socio-pedagogico (ai sensi della L.205/2017, art. 1, commi 594-600) L'educatore professionale socio-pedagogico opera nei servizi e nei presidi socio-educativi e socio-assistenziali, nei confronti di persone di ogni età, prioritariamente nei seguenti ambiti: - educativo e formativo (servizi educativi e formativi per ogni tipologia di utenza); - scolastico (attività di educatore professionale); - socio-assistenziale (limitatamente agli aspetti socio-educativi quali servizi residenziali, domiciliari, territoriali quali le comunità infantili e per minori, le comunità per persone affette da dipendenza da sostanze e/o attività, i centri di accoglienza per migranti, le comunità per persone con disabilità e per anziani); - della genitorialità e della famiglia (consultori familiari e servizi per il sostegno alla genitorialità); - culturale (centri di aggregazione giovanile, biblioteche, mediateche, musei, ecc.); - giudiziario (carceri, comunità di recupero e centri di accoglienza per detenuti ed ex-detenuti); - ambientale (parchi, ecomusei, fattorie didattiche, agenzie per l'ambiente, ecc.); - sportivo e motorio; - dell'integrazione e della cooperazione internazionale.
Caratteristiche prova finale
Il titolo di studio è conferito previo superamento di una prova finale, che consiste nella produzione di un elaborato scritto su un argomento a scelta tra gli insegnamenti sostenuti durante il CdS, eventualmente integrato da un supporto visuale o multimediale. L'accesso alla prova finale è possibile dopo aver superato tutti gli esami e le attività previste dal CdS, compresi laboratori, tirocini formativi e gli esami a scelta dello studente. La redazione dell'elaborato è seguita da un docente relatore e prevede un impegno proporzionato ai crediti assegnati alla prova finale. Attraverso la redazione dell'elaborato finale il candidato dovrà dimostrare le abilità globalmente acquisite ovvero: capacità di comprendere le problematiche connesse con i temi dell'educazione e della formazione (sia teoriche, che metodologico-applicative); l'autonomia di giudizio necessaria per progettare, intervenire e valutare i contesti educativi; le abilità comunicative e le capacità di apprendere acquisite nel percorso formativo.
Conoscenze richieste per l'accesso
Gli studenti che intendano immatricolarsi al Corso di Laurea devono possedere un diploma di istruzione superiore di secondo grado secondo quanto stabilito dalle norme vigenti o altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Sono richieste un'adeguata preparazione culturale di base; una buona conoscenza della lingua italiana e delle sue strutture, il possesso di un lessico di base in ambito pedagogico, filosofico e psicologico; competenze scientifiche e logico-matematiche; la conoscenza a livello B1 della lingua inglese oltre alle capacità di ragionamento, di analisi, di sintesi e di autonomia nei processi di apprendimento che si conseguono nella formazione della scuola secondaria. Tali conoscenze sono verificate mediante la definizione di una votazione minima nel test di accesso al CdS, che è a numero programmato. Agli studenti ammessi al corso con una votazione inferiore alla prefissata votazione minima definita per ogni area, verrà assegnato un debito formativo e offerto un percorso aggiuntivo di riallineamento. L'iscrizione al secondo anno è subordinata ai risultati dell'accertamento del superamento del debito formativo riscontrato così come specificato nel Regolamento Didattico del CdS.
Titolo di studio rilasciato
Laurea in Scienze dell'educazione e della formazione
Abilità comunicative
Abilità comunicative necessarie a comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti ovvero, in particolare, il laureato deve saper: 1. padroneggiare in maniera fluente e con proprietà di linguaggio, sia in forma scritta che orale, l'italiano; 2. utilizzare le tecnologie multimediali ed i sistemi di formazione a distanza per fini comunicativi; 3. comunicare e collaborare nel piccolo e nel grande gruppo di lavoro e nelle reti interistituzionali; 4. mostrare capacità comunicativo-relazionali nelle fasi di progettazione, realizzazione, gestione, e verifica degli interventi come nella capacità di restituire e di rendicontare gli esiti degli stessi; 5. gestire in autonomia la comunicazione in lingua inglese con capacità di comprendere, parlare, leggere e scrivere a livello B1+. Modalità di apprendimento e strumenti di verifica dei risultati attesi: Queste abilità si sviluppano prevalentemente nelle discussioni in aula, nei lavori di gruppo, nelle attività di confronto seminariali, nei lavori connessi alla simulazione ed allo studio e discussione di casi, nei laboratori, nei tirocini. Queste capacità, oltre che nelle verifiche relative ad ogni insegnamento, saranno valutate soprattutto nell'ambito dell'esperienza guidata del tirocinio e nell'elaborazione della prova finale.
Autonomia di giudizio
Autonomia di giudizio intesa come capacità di osservare, raccogliere ed interpretare dati e informazioni utili a consentire l'assunzione di decisioni, la valutazione di processi e prodotti, la riflessione su temi sociali, scientifici o etici ad essi connessi. Attraverso questa capacità il laureato potrà: 1. progettare, attuare e valutare azioni formative ed educative assumendo un approccio riflessivo, critico e attento alle specificità dei contesti e, al tempo stesso, una tensione costante a risultati orientati all'efficacia; 2. riconoscere e valorizzare i diversi punti di vista espressi dai soggetti coinvolti nelle relazioni e nei contesti educativi e formativi presi in esame; 3. assumere un atteggiamento professionale autonomo, orientato deontologicamente, capace di riflettere criticamente sull'impatto delle proprie azioni. Modalità di apprendimento e strumenti di verifica dei risultati attesi: Oltre alle lezioni sono previste attività di approfondimento seminariali e di confronto in grande e piccolo gruppo, con presentazione e discussione di casi, documenti scritti e multimediali. Le lezioni in presenza sono integrate dall'attività di studio autonomo dello studente su testi e materiali indicati dai docenti. I risultati attesi sono verificati in itinere mediante prove formative strutturate o semistrutturate, e mediante prova di verifica finale che può essere scritta, orale o comprendente le due forme.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
1. Area dei fondamenti storici, teoretici e culturali delle scienze dell'educazione Capacità di elaborare una visione critica dei temi trattati e capacità di utilizzare i modelli epistemologici e teorico-concettuali messi a punto nel tempo per formulare linee di lettura critica della complessità e dei problemi presenti nella realtà contemporanea. Capacità di analizzare ed elaborare argomentazioni sui fondamenti teorico-concettuali delle scienze filosofiche, storiche ed etno-antropologiche in rapporto al pensiero pedagogico. Capacità di applicare le conoscenze teorico-pratiche per l'analisi della realtà sociale, culturale e territoriale, e per l'analisi del contesto e la rilevazione della domanda educativa. 2. Area delle conoscenze epistemologiche e critico-metodologiche Capacità di utilizzare conoscenze e metodologie specifiche delle scienze filosofiche, socio-antropologiche e psico-pedagogiche riguardanti la progettazione, attuazione, gestione, monitoraggio e valutazione di interventi e progetti educativi e formativi. Capacità di applicare saperi trasversali e conoscenze di metodi e tecniche di lavoro e di ricerca comunicativo-relazionale e sociopsicopedagogica per interagire e sviluppare interventi educativi nei diversi contesti. 3. Area dei saperi dell'educatore professionale socio-pedagogico Capacità di applicare le conoscenze psico-pedagogiche nei contesti territoriali nei quali la figura professionale dell'educatore e del formatore si troverà ad operare. Capacità di applicare le conoscenze di ordine metodologico e procedurale per contestualizzare dal punto di vista sociale, economico e culturale situazioni di disagio e marginalità. Capacità di effettuare criticamente analisi interpretative delle situazioni problematiche sia a livello individuale sia a livello sociale; condurre incontri di gruppo e gestire i conflitti nelle dinamiche intra e inter-gruppo; acquisire informazioni circa gli esiti degli interventi; riflettere sui risultati ottenuti e lavorare nella prospettiva del continuo miglioramento della propria professionalità. 4. Area dei saperi dell'educatore dei servizi educativi per l'infanzia/nido Capacità di impiego delle conoscenze e delle metodologie specifiche nell'ideazione, progettazione e valutazione di interventi e progetti ludici ed educativi relativi alla prima infanzia anche in riferimento all'area della disabilità. Conoscenza e capacità di impiego di metodologie e tecniche di animazione, gioco, narrazione, espressività sensoriale e motoria adeguate all'armonico sviluppo del singolo bambino e con il gruppo in una prospettiva di sistema. Conoscenza e capacità di applicazione di strumenti e tecniche di osservazione dei bambini nei contesti educativi e socioculturali. Conoscenza e capacità di organizzazione di ambienti di apprendimento, di esperienza di vita e di relazione di qualità. Conoscenza e capacità di applicare le conoscenze teoriche nella gestione delle dinamiche dei gruppi professionali per sviluppare capacità di lavorare in gruppo con gli operatori presenti nel servizio, e di gestire costruttivamente un dialogo sociale ed educativo con le famiglie e la comunità.
Capacità di apprendimento
Capacità di apprendimento necessarie per: 1. operare efficacemente individualmente e come componenti di un gruppo; 2. organizzare e rappresentare graficamente le conoscenze; 3. dimostrare di accedere alle diverse fonti informative e utilizzo delle stesse; 4. promuovere azioni di autovalutazione orientate allo sviluppo professionale; 5. dimostrare di sapere apprendere in modo autonomo; 6. intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia. Modalità di apprendimento e strumenti di verifica dei risultati attesi: Tutte le lezioni in presenza sono integrate da attività di studio autonomo dello studente su testi e materiali indicati dai docenti. In molti casi sono previste attività integrative di gruppo e lavori di approfondimento che prevedono la capacità di ricercare, analizzare e fare sintesi critica di documenti scritti e/o multimediali. I risultati attesi sono verificati in itinere mediante prove formative strutturate o semistrutturate, e mediante prova di verifica finale che può essere scritta, orale o comprendente le due forme.
Conoscenza e comprensione
1. Area dei fondamenti storici, teoretici e culturali delle scienze dell'educazione Conoscenza delle origini e della storia delle idee e dei concetti filosofici, psicopedagogici e socioantropologici e comprensione di come il loro sviluppo abbia contribuito a trasformare, nei diversi periodi, le visioni e le pratiche educative. Conoscenza delle principali teorie, degli autori, dei linguaggi e dei modelli concettuali, interpretativi ed epistemologici, del lessico e della terminologia specifica delle discipline storico-filosofiche, pedagogiche, psicologiche, socioantropologiche. Conoscenza dei fondamenti teorici ed epistemologici delle discipline pedagogiche e didattiche, delle principali correnti di pensiero e comprensione di come questi permettano di operare analisi riflessive sui temi più rilevanti che caratterizzano lo sviluppo dei soggetti, nelle diverse situazioni e lungo tutto l'arco della vita. Conoscenza delle dimensioni fondanti della cultura della cura, dell'attenzione, dell'empatia, dell'ascolto attivo e della valorizzazione. Comprensione delle implicazioni presenti, anche dal punto di vista deontologico, nella pedagogia delle relazioni d'aiuto. 2. Area delle conoscenze epistemologiche e critico-metodologiche Conoscenze epistemologiche e critico-metodologiche necessarie per analizzare e comprendere le problematiche educative nelle loro diverse dimensioni. Conoscenza e comprensione dei processi di sviluppo dell'individuo e delle comunità; comprensione del ruolo della cultura, della narrazione, delle esperienze ludiche e delle forme di organizzazione delle relazioni sociali intervengono nei processi trasformativi individuali e sociali. Capacità di analizzare criticamente il ruolo dei contesti sociali, culturali, interculturali e territoriali e di comprendere i fattori e le dinamiche individuali e/o sociali che possono condurre a situazioni di disagio, marginalità, devianza. Conoscenza degli aspetti progettuali, organizzativi, gestionali e valutativi connessi all'intervento pedagogico nei diversi contesti e consapevolezza delle implicazioni (cognitive, affettive, motivazionali, relazionali, ecc.) riferibili all'agire educativo. 3. Area dei saperi dell'educatore professionale socio-pedagogico Conoscenza degli aspetti pedagogico-metodologici della relazione educativa con le diverse tipologie di utenza (minori, adulti, anziani, disabili, migranti, tossicodipendenti, detenuti ecc.) nei diversi contesti dell'intervento educativo e formativo (scolastico; socio-educativi; della genitorialità e della famiglia; culturale; giudiziario; ambientale; sportivo e motorio; dell'integrazione e della cooperazione internazionale). Comprensione di come i principali apporti delle discipline psicopedagogiche, filosofiche, comunicative e socio-relazionali contribuiscano ad interpretare criticamente e modulare operativamente i processi formativi all'interno dei contesti educativi formali, non formali e informali con particolare riferimento al disagio, alla marginalità e all'inclusione. 4. Area dei saperi dell'educatore dei servizi educativi per l'infanzia/nido Conoscenza degli sviluppi storici delle teorie e dei modelli filosofici, psicologici, pedagogici e socio-antropologici relativi allo studio della prima infanzia. Conoscenza e comprensione dei fattori connessi allo sviluppo cognitivo, affettivo, linguistico, motorio e socio-relazionale dei bambini nella prima infanzia. Conoscenza e comprensione dei principali aspetti pedagogici e didattici relativi all'educazione dei bambini nella prima infanzia, alla strutturazione dei servizi e degli spazi, all'inclusione e integrazione dei bambini con disabilità. Conoscenza delle principali tipologie di servizi per la prima infanzia presenti nel contesto regionale, nazionale e internazionale; comprensione delle dinamiche connesse all'educazione nella prima infanzia in relazione a: le differenti tipologie familiari; i fattori socio-ambientali, etnici e culturali; le condizioni economiche e sociali.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Educatore dei servizi educativi per l'infanzia (ai sensi del D.L. 65/2017, art. 14, comma 3 - D.M.378/2018) L'educatore dei servizi educativi per l'infanzia potrà svolgere la sue funzioni professionali nei nidi d'infanzia, nei micro-nidi, nelle sezioni primavera e nei servizi integrativi per l'infanzia (spazi gioco, centri per bambini e famiglie, servizi educativi in contesto domiciliare così come previsto dall'Art.2, Comma 3 del D.L. 65/2017). Inoltre, in quanto laureato in Scienze dell'educazione e della formazione, potrà spendere la propria professionalità nei diversi contesti educativi in cui è prevista la figura dell'educatore professionale socio-pedagogico. Educatore professionale socio-pedagogico (ai sensi della L.205/2017, art. 1, commi 594-600) L'educatore professionale socio-pedagogico opera nei servizi e nei presidi socio-educativi e socio-assistenziali, nei confronti di persone di ogni età, prioritariamente nei seguenti ambiti: - educativo e formativo (servizi educativi e formativi per ogni tipologia di utenza); - scolastico (attività di educatore professionale); - socio-assistenziale (limitatamente agli aspetti socio-educativi quali servizi residenziali, domiciliari, territoriali quali le comunità infantili e per minori, le comunità per persone affette da dipendenza da sostanze e/o attività, i centri di accoglienza per migranti, le comunità per persone con disabilità e per anziani); - della genitorialità e della famiglia (consultori familiari e servizi per il sostegno alla genitorialità); - culturale (centri di aggregazione giovanile, biblioteche, mediateche, musei, ecc.); - giudiziario (carceri, comunità di recupero e centri di accoglienza per detenuti ed ex-detenuti); - ambientale (parchi, ecomusei, fattorie didattiche, agenzie per l'ambiente, ecc.); - sportivo e motorio; - dell'integrazione e della cooperazione internazionale.
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione
ITALIANO
Competenze associate alla funzione
Educatore dei servizi educativi per l'infanzia (ai sensi del D.L. 65/2017, art. 14, comma 3 - D.M.378/2018) Le principali competenze maturate dal laureato in Scienze dell'educazione e della formazione sono connesse alla capacità di: - progettare gli interventi educativi nei servizi per l'infanzia, attraverso l'analisi del contesto socio-culturale e organizzativo in cui opera, l'analisi dei bisogni educativi e formativi dell'utenza con cui lavora, l'individuazione di obiettivi educativi a breve, medio e lungo termine; - programmare e gestire gli interventi educativi nei servizi per l'infanzia, attraverso l'individuazione dei metodi educativi da utilizzare nella relazione con bambine e bambini, delle attività educative da svolgere per il raggiungimento degli obiettivi individuati e delle risorse (temporali, umane, materiali, economiche) da impiegare per l'adeguato svolgimento delle attività; - monitorare e valutare gli interventi educativi nei servizi per l'infanzia, attraverso l'osservazione e l'analisi continua e costante della relazione educativa nel suo complesso e dei risultati ottenuti con le specifiche attività programmate ed erogate per assicurarne la qualità e garantire un costante miglioramento dei processi e dei risultati. Educatore professionale socio-pedagogico (ai sensi della L.205/2017, art. 1, commi 594-600) Le principali competenze maturate dal laureato in Scienze dell'educazione e della formazione sono riconducibili alla capacità di: - progettare gli interventi educativi attraverso l'analisi del contesto socio-culturale e organizzativo in cui opera, analizzare i bisogni educativi e formativi dell'utenza con cui lavora, individuare di obiettivi educativi di breve, medio e lungo periodo specifici per il gruppo e/o l'individuo a cui l'attività è indirizzata; - programmare e gestire gli interventi educativi attraverso l'individuazione dei metodi educativi da utilizzare nella relazione con l'utente, delle attività educative da svolgere per il raggiungimento degli obiettivi individuati e delle risorse (temporali, umane, materiali, economiche) da impiegare per l'adeguato svolgimento delle attività; - monitorare e valutare gli interventi educativi attraverso l'osservazione e l'analisi continua e costante della relazione educativa nel suo complesso e dei risultati ottenuti con le specifiche attività programmate ed erogate per assicurare la qualità ai processi e ai risultati e un miglioramento continuo.
Funzione in contesto di lavoro
Educatore dei servizi educativi per l'infanzia (ai sensi del D.L. 65/2017, art. 14, comma 3 - D.M.378/2018) L'educatore dei servizi educativi per l'infanzia, ai sensi del Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 65, progetta, realizza e valuta (anche in collaborazione con altre figure professionali) iniziative finalizzate: alla cura ed educazione di bambini da 0 a 3 anni; allo sviluppo psicomotorio, affettivo, relazionale dei bambini e del loro benessere complessivo; all'accoglienza e collaborazione con le famiglie; al sostegno alla genitorialità ed all'inclusione sociale. Educatore professionale socio-pedagogico (ai sensi della L.205/2017, art. 1, commi 594-600) L'educatore professionale socio-pedagogico, figura professionale riconosciuta dalla Legge del 27 dicembre 2017, n. 205, art. 1, commi 594-600, opera nell'ambito educativo e formativo in rapporto a qualsiasi attività svolta in modo formale, non formale e informale, nelle varie fasi della vita, in una prospettiva di crescita personale e sociale, secondo le definizioni contenute nell'articolo 2 del Decreto Legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, perseguendo gli obiettivi della Strategia europea deliberata dal Consiglio europeo di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000. In particolare, tale figura professionale svolge funzioni intellettuali con proprie autonomia scientifica e responsabilità deontologica, con l'uso di strumenti conoscitivi specifici di tipo teorico e metodologico, per la progettazione, programmazione, gestione, monitoraggio e valutazione degli interventi educativi, indirizzati alla persona e ai gruppi.
Descrizione obiettivi formativi specifici
Il Corso di studi permette allo studente di acquisire le conoscenze e capacità culturali, metodologiche e professionali necessarie sia per la prosecuzione degli studi, sia per svolgere la professione di educatore dei servizi educativi per l'infanzia (D.L. 65/2017) e/o quella dell'educatore professionale socio-pedagogico (L. 205/2017). Gli obiettivi formativi specifici sono pertanto finalizzati a promuovere conoscenze e capacità utili a: - gestire in maniera critica l'insieme delle conoscenze e competenze che compongono la cultura di base nelle scienze dell'educazione, con riferimento sia ai contesti della formazione (scuola, extrascuola, famiglia, società), sia ai tempi della vita (dalla prima infanzia all'età adulta e anziana); - assumere un atteggiamento critico e problematico davanti ai problemi dell'educazione e un orientamento alla ricerca di soluzioni giustificate su basi teoriche e auspicabilmente suffragate dall'evidenza empirica. Un tratto irrinunciabile del percorso formativo è infatti quello di promuovere un atteggiamento riflessivo, la capacità di ricerca, l'attitudine alla valutazione e all'autoanalisi, la costante tensione al miglioramento e alla crescita culturale e professionale; - rilevare i bisogni formativi territoriali nelle loro diverse dimensioni, articolazioni e specificità e in relazione ai contesti educativi formali, non formali e informali; - progettare, programmare, gestire, monitorare e valutare processi e interventi educativi e formativi rivolti alle persone, ai gruppi e alle comunità anche grazie ad approcci interdisciplinari e all'utilizzo delle tecnologie infotelematiche. I contenuti del percorso, in relazione alle destinazioni professionali, si sviluppano all'interno delle seguenti aree di apprendimento: - ambito pedagogico e metodologico educativo; conoscenze di base, caratterizzanti e affini volte a fornire i fondamenti scientifici del lavoro educativo professionale con riferimento alla conoscenza teorica, storica, epistemologica e metodologica delle problematiche educative e formative nelle loro diverse dimensioni; - ambito delle scienze filosofiche, psicologiche e socioantropologiche; conoscenze e competenze volte a fornire un sistema di saperi differenziati, ma concorrenti allo studio dei processi educativi e formativi e all'intervento nei contesti; - ambito delle scienze umane e sociali; conoscenze e competenze volte a fornire un sistema di saperi differenziati necessari ad ampliare il quadro culturale ed imprimere la capacità di leggere la complessità ed eterogeneità della realtà educativa attraverso filtri flessibili e compositi; - ambito della didattica, pedagogia speciale, psicologia clinica e di altre scienze sociosanitarie; conoscenze e competenze volte alla comprensione dei problemi sociali (disabilità, disagio, marginalità, povertà educativa, devianza, svantaggio socio-culturale, diversità, interculturalità ecc.) e predisposizione e gestione di contesti educativi inclusivi; - competenze adeguate per l'utilizzo efficace delle tecnologie digitali, telematiche e multimediali, come pure della lingua inglese, nella professione, nelle attività di ricerca e aggiornamento, nelle attività di comunicazione e confronto all'interno della comunità nazionale e internazionale dei professionisti dell'educazione. Il percorso formativo è caratterizzato da attività teoriche e pratiche nella forma di lezioni frontali in aula (eventualmente supportate da strumenti audiovisivi); esercitazioni e lavori di gruppo; seminari disciplinari e interdisciplinari con presentazione e discussione di casi, documenti scritti e multimediali; attività di tirocinio indirizzate all'apprendimento e al perfezionamento di competenze professionali; laboratori didattici e tirocini formativi diretti da svolgersi presso istituzioni esterne all'università (cooperative, aziende, associazioni, enti pubblici o privati operanti nell'ambito dell'educazione, della formazione e dei servizi assistenziali per le persone, per l'integrazione dei disabili, per il contrasto all'emarginazione e al disagio sociale) e può prevedere soggiorni presso altre università italiane ed estere nel quadro di accordi internazionali.