Salta al contenuto principale
Image
insegnare

SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA

Laurea Magistrale Ciclo Unico 5 anni
Accesso Programmato
STUDI UMANISTICI
LM-85 BIS Scienze della formazione primaria
300 crediti
Italiano

Presentazione del corso

Il Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Scienze della Formazione Primaria è una laurea abilitante all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria. Attraverso insegnamenti teorici, attività laboratoriali e di tirocinio si promuove un’avanzata formazione nell’ambito delle discipline psicopedagogiche, metodologico-didattiche, tecnologiche e della ricerca che caratterizzano il profilo professionale di un insegnante.

Il curricolo è finalizzato inoltre a sviluppare una formazione teorica e didattica sugli ambiti disciplinari oggetto degli insegnamenti previsti dalle Indicazioni programmatiche per gli ordini di scuola considerati, adottando di volta in volta gli strumenti più adeguati al percorso previsto (lezioni frontali, discussione, simulazione, cooperazione, mutuo aiuto, lavoro di gruppo, nuove tecnologie). 

Requisiti di accesso

Titoli obbligatori
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore

Piano di studi

Anno di corso: ATTIVITÁ IN OFFERTA
  • IGIENE
    4 crediti - 30 ore
    Secondo Semestre

Programma, testi e obiettivi

Status professionale conferito dal titolo
Insegnante di scuola dell’infanzia e insegnante della scuola primaria Insegnanti delle scuole dell’infanzia e primarie del sistema pubblico di istruzione (scuole statali e scuole paritarie) e nelle scuole private non paritarie; prosecuzione degli studi post-laurea (dottorato di ricerca, master di I e II livello, corsi di perfezionamento e specializzazione).
Caratteristiche prova finale
La prova finale del corso di laurea magistrale si conclude con la discussione della tesi e della relazione finale di tirocinio che costituiscono, unitariamente, esame avente valore abilitante all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria. A tale scopo la commissione, nominata dalla competente autorità accademica, è integrata da due docenti tutor e da un rappresentante designato dall'Ufficio scolastico regionale. La tesi di laurea magistrale verte su tematiche disciplinari, collegate all'insegnamento, che possono avere relazione con l'attività di tirocinio. Lo studente deve dimostrare di saper elaborare, redigere, documentare, presentare e discutere individualmente una tesi scritta, elaborata in modo originale e critico sotto la guida di uno o più docenti relatori, coerente rispetto agli obiettivi specifici della laurea magistrale e su tematiche riconducibili alle discipline sostenute dallo studente nel suo percorso formativo che verranno rielaborate alla luce dell'esperienza di tirocinio. Alla valutazione complessiva concorrono: - la media ponderata delle votazioni d'esame del percorso; - il voto conseguito nella prova finale. La valutazione è espressa in centodecimi, con eventuale lode. All'attribuzione del voto di Laurea concorrono: 1) la media di base su 110 riportata sullo "statino di laurea" (certificato storico); 2) l'elaborato finale e la dissertazione orale; 3) la regolarità degli studi. La media di base su 110 costituisce la partenza per le valutazioni da parte dei componenti della Commissione. La Commissione, ai fini della determinazione del voto finale può assegnare, in aggiunta alla base di Laurea, fino a 6 punti per la valutazione della tesi e della dissertazione orale, fino a 3 punti per la relazione di tirocinio e 1 punto allo studente che si laurei regolarmente in corso.
Conoscenze richieste per l'accesso
Per iscriversi al CLMCU è richiesto il possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado di durata quinquennale o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo ai sensi delle leggi vigenti. Per coloro che sono in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado di durata quadriennale, è necessario che abbiano conseguito le opportune integrazioni previste dalla normativa vigente; altrimenti la richiesta sarà valutata dalla Commissione piani di studio del CLMCU. Per l'accesso al Corso di Studio è prevista la verifica delle conoscenze di base dei candidati negli ambiti letterario, scientifico-matematico, storico-sociale e geografico, unitamente alla verifica delle competenze linguistiche e di ragionamento logico acquisite nella scuola secondaria superiore. Le conoscenze saranno verificate tramite una prova di accesso selettiva predisposta dai docenti del CLMCU sulla base di un formato determinato con decreto del Ministro, consistente in quesiti a risposta multipla sui diversi ambiti. Il ministero definisce annualmente il punteggio minimo per l’inserimento in graduatoria degli aspiranti all’ammissione al Corso. È ammesso al corso, secondo l'ordine della graduatoria, un numero di candidati non superiore al numero dei posti disponibili definito annualmente dal Ministero. A partire dall’A.A. 2020-21, nel caso in cui la graduatoria dei candidati ammessi risulti composta da un numero di candidati inferiore al numero dei posti disponibili indicati nel bando, si procede con ulteriori scorrimenti fino alla integrale copertura dei posti definiti nell’ambito di ciascun contingente.
Abilità comunicative
I laureati dovranno: - padroneggiare diversi codici comunicativi; - saper comunicare informazioni relative alle situazioni educative e didattiche, i possibili interventi alla luce dei modelli teorici e della letteratura di ricerca, le modalità di controllo degli esiti; - possedere competenze nel gestire la relazione e i processi comunicativi con gli allievi, le famiglie e gli altri professionisti; - possedere competenze di documentazione degli interventi e di diffusione delle buone pratiche. Le modalità didattiche previste consisteranno nelle lezioni, nei laboratori, in cui si prevede la realizzazione di simulazioni, e nella realizzazione del tirocinio diretto e indiretto. La verifica avverrà attraverso prove scritte e orali connesse agli esami e alle altre attività formative.
Autonomia di giudizio
I laureati dovranno: - acquisire capacità di riflessione autonoma e critica in relazione ai fenomeni educativi e culturali previsti dall'esercizio professionale; - essere in grado di problematizzare i fenomeni educativi, di analizzare criticamente e scegliere programmi e interventi formativi; - essere in grado di autovalutare le proprie competenze didattico-educative. Tali capacità vengono stimolate attraverso: discussioni in gruppo; interventi di tirocinio volti alla supervisione e rielaborazione dell'esperienza; pratiche di simulazione; presentazione dei contenuti in forma critica, attivazione della riflessione e del problem-solving a partire dalla discussione di casi. La valutazione dell'autonomia di giudizio avviene attraverso apposite sezioni delle prove scritte e/o orali degli esami. Nella valutazione del tirocinio e dell'elaborato conclusivo di tesi si dovrà tener conto della capacità di elaborazione autonoma e riflessiva del futuro professionista.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Ambito psicopedagogico e metodologico-didattico - Saper adottare ed utilizzare strategie didattiche integrate e flessibili in base ai bisogni ed ai reali processi di apprendimento messi in atto dagli alunni; - Saper condividere con il gruppo degli insegnanti della classe modelli di progettazione/programmazione; - Saper agire in condizioni di diversità ed eterogeneità nella classe, come azione di inclusione di alunni di origini diverse e di allievi con necessità educative speciali, all'insegna dell'equità e dell'uguaglianza a scuola. Le attività didattiche prevedono lo svolgimento di lezioni frontali, anche con l'ausilio di tecnologie multimediali (con software, videoregistrazioni, filmati...), esercitazioni pratiche guidate; attività laboratoriali con analisi di progetti, interventi, azioni educative, produzione di gruppo di progetti, strumenti di valutazione, interventi didattico-educativi; simulazioni; dibattito con esperti; discussioni collettive e lavoro a gruppi. Ambito linguistico-letterario - Saper individuare le strutture essenziali della lingua italiana, soprattutto sul piano morfosintattico; - Saper manipolare la lingua e distinguere i registri d'uso, con ricaduta sul piano della didattica per la scuola primaria e dell'infanzia; - Sviluppare la capacità di riflessione sulla lingua secondo i modelli dell'educazione linguistica; - Saper selezionare e proporre materiali didattici adeguati alle competenze degli allievi attraverso criteri oggettivi quali la leggibilità e la comprensibilità; - Creare abitudine alla lettura nei bambini, educandone il gusto; Le attività didattiche prevedono: lezioni frontali integrate; esercitazioni e laboratori applicativi; uso degli strumenti elettronici e cartacei per la linguistica e per la lettura e analisi di testi letterari; uso degli strumenti specifici per la scuola primaria (dizionari per bambini, indici di leggibilità, software didattico); analisi delle grammatiche; lettura e analisi di testi letterari. Ambito disciplinare: lingua straniera (inglese) -Capacità di reperire fonti di aggiornamento professionale in L2 e di comprendere documenti del Consiglio d'Europa e di attualità relativi alle politiche linguistiche orientate ai giovani apprendenti (young learners) e alla formazione in servizio. Le attività didattiche prevedono laboratori linguistici (svolti anche in presenza di docenti madrelingua e modalità di autoapprendimento. Ambito disciplinare storico-geografico - Saper reperire e analizzare documenti e controllare l'autenticità delle fonti; - Saper costruire le conoscenze geografiche attraverso l'osservazione diretta, l'uso di questionari, interviste e metodi di raccolta di dati; - Saper realizzare progetti e interventi educativi relativi all'ambiente, al paesaggio, ai beni culturali, ai diritti umani, ai processi interculturali e alla globalizzazione. Le attività didattiche prevedono lezioni frontali, con l'ausilio delle tecnologie multimediali; esercitazioni pratiche guidate; attività laboratoriali di approfondimento disciplinare; utilizzo di software o videoregistrazioni e filmati; uscite sul territorio. Ambito disciplinare matematico scientifico (discipline ecologico-biologiche, fisiche-chimiche) - Acquisire conoscenze e competenze didattiche relative alle discipline scientifiche interconnesse; - Acquisire la capacità di realizzare attività pratiche e riflessioni didattiche critiche e di attuare adeguate strategie di valutazione. Le attività didattiche prevedono lezioni frontali, approfondimenti di laboratorio, uscite sul territorio, progettazione di unità didattiche ed esperimenti finalizzati ad aiutare i bambini a costruire conoscenze e leggi scientifiche. Ambito musicale, artistico, di educazione motoria e giuridico Saper progettare percorsi didattici secondo le Indicazioni Nazionali Vigenti in ambito artistico, musicale e dell'educazione motoria. Le attività didattiche prevedono lezioni frontali, con proiezioni di video, analisi di documenti, distribuzione di materiale bibliografico, interventi di artisti, musicisti e operatori del settore.
Capacità di apprendimento
Il corso di laurea si propone di far acquisire competenze nell'utilizzare strategie di studio per la formazione continua, ossia strategie di apprendimento significativo e capacità di reperire fonti per aggiornare ed approfondire le conoscenze e competenze professionali. Ci si attende inoltre che i laureati posseggano abilità di apprendimento in team per la realizzazione di progetti collettivi. Le modalità didattiche previste consisteranno nelle lezioni, nei laboratori di approfondimento e nella realizzazione del tirocinio diretto e indiretto. La verifica avverrà attraverso prove scritte e orali connesse agli esami e alle altre attività formative.
Conoscenza e comprensione
Ambito psicopedagogico e metodologico-didattico - Conoscere e saper comprendere gli aspetti teorici, metodologici e applicativi della pedagogia e della didattica; - Conoscere e saper comprendere gli aspetti teorici, metodologici e applicativi della psicologia dello sviluppo, dell'educazione e clinica. Ambito linguistico-letterario - Conoscere e comprendere il patrimonio linguistico nazionale, la tradizione letteraria italiana e le sue forme di trasmissione; - Conoscere le fasi dell'acquisizione della lingua in contesti naturali e guidati; - Conoscere e comprendere i processi sottesi alla lettura e alla scrittura per lo sviluppo delle competenze testuali; - Arricchire il lessico. Ambito disciplinare: lingua straniera (inglese) - Conoscere e acquisire competenze linguistiche di livello B2, come indicato nel Quadro Comune europeo di riferimento, alla fine del percorso di studi; - Conoscere e acquisire competenze glottodidattiche e pratiche relative alla capacità di programmazione e gestione della classe di inglese. Ambito disciplinare storico-geografico - Acquisire le conoscenze e competenze storiche e geografiche di base riguardanti diversi periodi storici e fenomeni geografici; - Conoscere e comprendere l'uso degli strumenti storici e geografici (carte geografiche, fonti statistiche, informatiche, iconografiche etc.). Ambito disciplinare matematico scientifico (discipline ecologico-biologiche, fisiche-chimiche) - Conoscere e comprendere i concetti scientifici fondanti, selezionati in base alla loro rilevanza e accessibilità nel contesto della scuola dell'infanzia e primaria; - Conoscere e comprendere l'esistenza di una natura complessa ed ecosistemica; - Conoscere e comprendere i concetti fondamentali della matematica, relativamente a vari domini (aritmetica, geometria, logica, probabilità e statistica), e la metodologia del problem solving. Ambito musicale, artistico, di educazione motoria e giuridico - Conoscere e comprendere i modelli educativi, i concetti fondamentali e le tecniche della cultura artistica, musicale e motoria; - Conoscere lo sviluppo del movimento (controllo motorio, gioco di movimento, educazione allo sport); - Conoscere elementi di legislazione scolastica e di diritto costituzionale.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Insegnante di scuola dell’infanzia e insegnante della scuola primaria Insegnanti delle scuole dell'infanzia e primarie del sistema pubblico di istruzione (scuole statali e scuole paritarie) e nelle scuole private non paritarie; prosecuzione degli studi post-laurea (dottorato di ricerca, master di I e II livello, corsi di perfezionamento e specializzazione).
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione
ITALIANO
Competenze associate alla funzione
Insegnante di scuola dell’infanzia e insegnante della scuola primaria I laureati nel CLMCU devono: - essere in grado di analizzare criticamente gli ambiti oggetto di insegnamento (linguistico-letterari, matematici, di scienze fisiche e naturali, storici e geografici, artistici, musicali e motori); - essere in grado di applicare i metodi di ricerca riferiti agli ambiti disciplinari ai contesti scolastici; - essere in grado di articolare i contenuti della didattica della lingua inglese in funzione dei diversi livelli scolastici, dell'età e degli interessi dei bambini; - essere in grado di accogliere gli alunni bisogni educativi speciali. - essere in grado di articolare i contenuti delle discipline in funzione dei diversi livelli scolastici e dell'età dei bambini e dell'assolvimento dell'obbligo d'istruzione; - possedere capacità pedagogico-didattiche per gestire la progressione degli apprendimenti adeguando i tempi e le modalità al livello dei diversi alunni; - essere in grado di scegliere e utilizzare di volta in volta gli strumenti più adeguati al percorso previsto (lezione frontale, discussione, simulazione, cooperazione, mutuo aiuto, lavoro di gruppo, nuove tecnologie); - possedere capacità relazionali e gestionali in modo da rendere il lavoro di classe fruttuoso per ciascun alunno, facilitando la convivenza di culture e religioni diverse, sapendo costruire regole di vita comuni riguardanti la disciplina, il senso di responsabilità, la solidarietà e il senso di giustizia; - essere in grado di partecipare attivamente alla gestione della scuola e della didattica collaborando coi colleghi sia nella progettazione didattica, sia nelle attività collegiali interne ed esterne, anche in relazione alle esigenze del territorio in cui opera la scuola.
Funzione in contesto di lavoro
Insegnante di scuola dell’infanzia e insegnante della scuola primaria - progettare interventi educativi, che rispondano a bisogni anche complessi, attraverso forme di sostegno integrato che aiutino il singolo e coinvolgano il gruppo classe, in collaborazione con i colleghi, le famiglie e le altre professionalità esistenti sul territorio; - progettare percorsi di apprendimento flessibili e adeguati ai bisogni formativi e al livello degli alunni; - organizzare e realizzare interventi didattici coerenti con le competenze da perseguire e con le specificità del gruppo classe a cui le azioni didattiche sono rivolte; - promuovere la motivazione intrinseca negli studenti; - scegliere i modelli valutativi, costruire e adottare strumenti adeguati, valutare processi e prodotti dell'apprendimento; - utilizzare le tecnologie per la didattica, per ottimizzare il proprio lavoro ed essere in grado di applicarle in classe; - comprendere e strutturare ricerche educative, dimostrando di saper cogliere, valutare e utilizzare gli esiti di studi empirici al fine di costruire conoscenze e migliorare gli interventi; - lavorare in gruppo per la progettazione, organizzazione e verifica di interventi educativo-didattici.
Descrizione obiettivi formativi specifici
Il piano di studi del CLMCU, tramite i saperi di base, i saperi caratterizzanti di area 1 e di area 2, i laboratori e il tirocinio, è finalizzato al perseguimento degli obiettivi formativi specifici di seguito delineati: 1- sicura padronanza dei quadri concettuali e metodologici relativi ai campi di esperienza e alle discipline oggetto di insegnamento nella scuola dell'infanzia e primaria, con riferimento anche alle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012; 2- conoscenza approfondita dei principali criteri e linee guida delle didattiche disciplinari per la scuola dell'infanzia e primaria; 3- conoscenza approfondita dello sviluppo fisico, cognitivo, sociale, affettivo ed emotivo dei bambini dai 3 agli 11 anni; 4- padronanza concettuale delle teorie pedagogiche che ispirano le finalità educative e le scelte metodologiche della scuola dell'infanzia e primaria; 5- capacità di declinare le conoscenze disciplinari in percorsi educativi e didattici, orchestrando fondamenti epistemologici e contenuti delle discipline con i processi d'apprendimento degli allievi, le risorse della scuola e del territorio; 6- padronanza di un repertorio articolato di metodi, strategie e forme di intervento (lezione frontale, discussione, simulazione, cooperazione, mutuo aiuto, lavoro di gruppo, nuove tecnologie) in grado di promuovere l'apprendimento e la maturazione sociale e affettiva degli allievi di scuola primaria e dell'infanzia; 7- capacità di scegliere e utilizzare di volta in volta i metodi più adeguati alle caratteristiche psicologiche e di personalità degli alunni e all'oggetto di insegnamento; 8- capacità di creare un clima di classe/sezione accogliente e inclusivo, favorevole all'integra-zione degli alunni con bisogni educativi speciali; 9- attitudine a creare una relazione educativa autentica, improntata al rispetto e alla promozione culturale e umana di tutti gli alunni; 10- capacità di progettare gli interventi educativi e didattici contemplando una varietà di soluzioni organizzative, opportunamente graduate per la scuola dell'infanzia e la scuola primaria e facendo ricorso a tecnologie innovative; 11- capacità di individuare e definire le priorità formative della scuola dell'infanzia e primaria, di raccordare i curricoli dei due gradi scolastici tramite un'adeguata progressione degli apprendimenti e di coordinare opportunità formative scolastiche ed extra-scolastiche; 12- capacità di curare la documentazione, di monitorare l'intervento didattico e di predisporre strumenti per la verifica e la valutazione degli apprendimenti degli allievi; 13- capacità di riflessione e di autocritica relativamente alle pratiche didattiche messe in atto per la conduzione della classe e la gestione dei processi di insegnamento-apprendimento; 14- attitudine ad autovalutare la propria preparazione professionale e a rinnovare le pratiche didattiche tramite l'apertura alla ricerca, alla sperimentazione e all'innovazione; 15- consapevolezza della responsabilità etica e culturale connessa all'esercizio della funzione docente e assunzione dei doveri conseguenti verso gli allievi, le loro famiglie, l'istituzione scolastica, il territorio; 16- competenza gestionale legata ai ruoli plurimi che l'insegnante deve gestire in classe e in quanto membro della scuola come organizzazione formativa complessa; 17- capacità di dialogare con i colleghi in seno agli organi collegiali, di interagire con il dirigente scolastico e con gli operatori dei servizi territoriali per lo scambio di informazioni, la messa a punto di progetti e la gestione coordinata dei processi formativi; 18- capacità di intrattenere relazioni positive con le famiglie degli alunni, manifestando apertura e interesse autentico al dialogo e adottando il registro umanistico-affettivo della comunicazione, valevole, in particolare, per le famiglie degli alunni di differente etnia, cultura e credo religioso; 19- capacità di utilizzare gli strumenti della comunicazione digitale nei contesti scolastici; 20- attitudine ad autosostenere e ad autoregolare il proprio apprendimento tramite la ricerca bibliografica autonoma e la partecipazione interessata a opportunità di formazione e di aggiornamento professionale. Descrizione del percorso formativo Il percorso per la formazione iniziale degli insegnanti di scuola dell'infanzia e primaria si struttura sui seguenti assi formativi: a) i corsi accademici, diretti a fornire le conoscenze teoriche relative ai diversi ambiti disciplinari offrendo ai futuri insegnanti l'opportunità di confrontare criticamente una varietà di modelli teorici e metodologici. I corsi sono distribuiti nei cinque anni secondo i criteri di gradualità e propedeuticità, in modo tale da favorire l'integrazione dei saperi di aree diverse, e, più precisamente: - saperi di base, per l'acquisizione di competenze psico-pedagogiche, metodologico-didattiche, socio- antropologiche e digitali; - saperi caratterizzanti di area 1, diretti all'acquisizione di teorie, concetti e conoscenze che saranno oggetto di insegnamento nella scuola dell'infanzia e primaria, secondo quanto previsto dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012. Le attività di quest'area si fondano, da un lato, sui fondamenti epistemologici delle discipline, dall'altro sulla didattica delle stesse, opportunamente articolata per i due gradi scolastici; - saperi caratterizzanti di area 2, finalizzati a promuovere nello studente la capacità di creare nelle classi/sezioni un clima favorevole all'accoglienza e all'inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali. b) i laboratori didattici: rappresentano l'interfaccia dialogica tra i saperi teorici e i contesti della professione docente e sono perciò concepiti secondo una progettualità integrata tra gli assi formativi del piano di studi. I laboratori sono distribuiti nelle cinque annualità del corso di studi in forma bilanciata tra i saperi delle tre aree e sono laddove possibile organizzati per gruppi di studenti. Le attività dei laboratori didattici sono dirette a presentare simulazioni e strumenti per favorire il passaggio dai saperi padroneggiati in forma dichiarativa ad un loro utilizzo integrato in compiti di tipo professionale. È necessario, infatti, che lo studente in formazione sviluppi la consapevolezza che non è possibile una semplice trasposizione di teorie in pratiche didattiche e che ogni quadro culturale o modello, per quanto valido, richiede di essere interpretato, situato e sintonizzato. La valutazione delle attività del laboratorio avviene in forma integrata con gli insegnamenti. I laboratori di lingua inglese sono coordinati dal Centro Linguistico di Ateneo e sono volti a preparare gli studenti alla prova di idoneità di lingua inglese di livello B2. c) il tirocinio diretto e indiretto: in funzione dello stretto rapporto con i contesti scolastici, la gestione del ruolo docente e la vivace quotidianità dei problemi delle sezioni/classi, esso rappresenta un contesto ecologico per l'apprendimento situato della professione docente. Nell'ottica della continuità e coerenza del percorso per la formazione iniziale degli insegnanti, il tirocinio, in raccordo con gli insegnamenti e le attività di laboratorio, concorre al conseguimento dei risultati di apprendimento espressi dagli indicatori di Dublino. Nello specifico, tramite l'esperienza diretta e la riflessione sui problemi emergenti, esso mira a far maturare nello studente la consapevolezza dell'attuale complessità del sistema scolastico, a fornire strumenti dinamici per l'osservazione del ruolo docente, delle pratiche di gestione della classe e per la progettazione, conduzione e valutazione dell'intervento didattico. Le attività del tirocinio si sviluppano con un numero crescente di crediti a partire dal II anno di corso e sono effettuate sotto forma di tirocinio diretto e indiretto. Il primo si svolge a diretto contatto con i contesti organizzativi e didattici delle scuole dell'infanzia e primaria della Regione che hanno conseguito un apposito accreditamento e stipulato un accordo con l'Università. Il tirocinio indiretto prevede invece attività di analisi e di riflessione sulle esperienze condotte nelle scuole, nell'ambito di piccoli gruppi e con la supervisione dei tutor coordinatori. Gli 8 CFU per attività a scelta dello studente dovranno essere coerenti con il percorso di formazione professionale dell'insegnante di scuola dell'infanzia e primaria.