Salta al contenuto principale
Image
medicina

MEDICINA E CHIRURGIA

Laurea Magistrale Ciclo Unico 6 anni
Accesso Programmato
MEDICINA E CHIRURGIA
LM-41 Classe delle lauree magistrali in Medicina e chirurgia
360 crediti
Italiano

Presentazione del corso

Il Corso di Studio in Medicina e Chirurgia è strutturato come Laurea Magistrale a Ciclo Unico della durata di sei anni e l'accesso è programmato con test a graduatoria unica nazionale.
I laureati possono svolgere l'attività di medico-chirurgo nei vari ruoli e ambiti clinici, sanitari e bio-medici, possono esercitare la professione di medico di medicina generale (previo completamento del corso triennale di formazione specifica in Medicina Generale), possono accedere alle Scuole di Specializzazione nelle diverse branche della Medicina e della Chirurgia, al Dottorato di Ricerca e a Master di secondo livello, possono dedicarsi ad attività di ricerca in tutti i settori dell'area bio-medica.

Requisiti di accesso

Titoli opzionali (a scelta tra i seguenti):
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore
  • [TS] - Titolo straniero

Piano di studi

Anno di corso: ATTIVITÁ IN OFFERTA

Programma, testi e obiettivi

Status professionale conferito dal titolo
Profilo Generico Il medico-chirurgo può dedicarsi alla libera professione in ambulatori o ospedali privati, può lavorare all'interno del sistema sanitario nazionale (SSN) come medico di Medicina Generale o come specialista in ambulatori o ospedali pubblici, può dedicarsi alla ricerca scientifica presso università o enti di ricerca, può trovare impiego in Organizzazioni sanitarie umanitarie nazionali o internazionali. Relativamente alle branche della Medicina per le quali la normativa prevede il possesso del titolo specifico, la prosecuzione degli studi avviene nelle Scuole di Specializzazione o nel corso di Medicina Generale.
Caratteristiche prova finale
La prova finale è volta ad accertare l'apprendimento da parte del candidato dei criteri da utilizzare nell'impostazione di un lavoro scientifico e nel suo svolgimento, nell'impostare una corretta bibliografia, unitamente alla sua capacità comunicativa e maturità culturale applicata in ambito medico. L'esame di Laurea verte sulla discussione pubblica di un elaborato scritto, o tesi di laurea, sviluppato in modo originale dallo studente sotto la guida di un docente relatore; può essere prevista la figura di un docente correlatore. La preparazione della tesi può essere svolta anche in strutture di altri paesi esteri in accordo con il relatore. La tesi di laurea potrà anche essere redatta anche in lingua inglese. Per essere ammesso a sostenere l'Esame di Laurea, lo Studente deve aver seguito tutti i Corsi ed avere superato i relativi esami e ottenuto le idoneità necessarie.
Conoscenze richieste per l'accesso
Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Il Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia è programmato a livello nazionale ai sensi dell'art. 1 della legge 264/1999; ad esso si applicano le disposizioni in materia di programmazione a livello nazionale annualmente emanate dal Ministero dell'Università e della Ricerca (MIUR) tramite D.M. e riportate nei bandi di concorso. È altresì richiesto il possesso o l'acquisizione di un'adeguata preparazione iniziale secondo quanto previsto dalle normative vigenti relative all'accesso ai corsi a numero programmato a livello nazionale. La prova di ammissione ha funzione selettiva ed è altresì diretta a verificare il possesso di un'adeguata preparazione iniziale; è organizzata dalla Facoltà sulla base delle disposizioni emanate ogni anno dal MIUR. Agli ammessi al CdS che hanno conseguito nella prova di ammissione un punteggio inferiore a quello stabilito ogni anno dal Consiglio di Corso di Studi saranno assegnati degli obblighi formativi aggiuntivi.
Abilità comunicative
I laureati devono saper comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni, le conoscenze e la ratio ad esse sottese a interlocutori specialisti e non specialisti, nonché - con le modalità richieste dalle circostanze - ai propri pazienti. Pertanto debbono essere in grado di: 1) Ascoltare attentamente per estrarre e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche, comprendendone i loro contenuti. 2) Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro parenti, rendendoli capaci di condividere le decisioni come partner alla pari. 3) Comunicare in maniera efficace con i colleghi, con la Facoltà, con la comunità, con altri settori e con i media. 4) Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente. 5) Dimostrare di avere le capacità di base e gli atteggiamenti corretti nell'insegnamento agli altri. 6) Dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti e con la comunità. 7) Comunicare in maniera efficace sia oralmente che in forma scritta. 8) Creare e mantenere buone documentazioni mediche. 9) Riassumere e presentare l'informazione appropriata ai bisogni dell'audience, e discutere piani di azione raggiungibili e accettabili che rappresentino delle priorità per l'individuo e per la comunità. Per le abilità comunicative particolare attenzione viene rivolta alla acquisizione di specifiche conoscenze nel campo della comunicazione sanitaria e specifica tra medico e paziente, all'interno del Corso di Laurea, negli specifici insegnamenti, distribuiti lungo tutto il percorso formativo, in ambiti relativi alle discipline generali per la formazione del medico e alla formazione clinica interdisciplinare. In questo contesto la formazione si attua attraverso lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione e verrà valutata e verificata mediante giudizio di idoneità o in itinere durante le attività tutoriali e di tirocinio, o nell'ambito delle prove di verifica finale. Il processo d'insegnamento si avvarrà inoltre di moderni strumenti didattici, quali il sistema tutoriale, il trigger clinico, il problem oriented learning, l'experiencial learning, il problem solving, il decision making, importanti nell'acquisizione di una competenza emotiva e professionale vera da parte dello studente.
Autonomia di giudizio
I laureati devono avere la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi. Pertanto debbono essere in grado di: Pensiero Critico e Ricerca scientifica 1) Dimostrare nello svolgimento delle attività professionali un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, ed un atteggiamento creativo orientato alla ricerca. 2) Tenere in considerazione l'importanza e le limitazioni del pensiero scientifico basato sull'informazione, ottenuta da diverse risorse, per stabilire la causa, il trattamento e la prevenzione delle malattie. 3) Formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e complessi ('problem solving') e ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita. 4) Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti. 5) Essere consapevoli del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medica. 6) Formulare ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per risolvere i problemi. Valori Professionali, Capacità, Comportamento ed Etica 1) Identificare gli elementi essenziali della professione medica, compresi i principi morali ed etici e le responsabilità legali che sono alla base della professione. 2) Rispettare i valori professionali che includono eccellenza, altruismo, responsabilità, compassione, empatia, attendibilità, onestà e integrità, e l'impegno a seguire metodi scientifici. 3) Essere consapevoli che ogni medico ha l'obbligo di promuovere, proteggere e migliorare questi elementi a beneficio dei pazienti, della professione e della società. 4) Riconoscere che una buona pratica medica dipende strettamente dall'interazione e dalle buone relazioni tra medico, paziente e famiglia, a salvaguardia del benessere, della diversità culturale e dell'autonomia del paziente. 5) Dimostrare la capacità di applicare correttamente i principi del ragionamento morale e adottare le giuste decisioni riguardo ai possibili conflitti nei valori etici, legali e professionali, compresi quelli che possono emergere dal disagio economico, dalla commercializzazione delle cure della salute e dalle nuove scoperte scientifiche. 6) Rispondere con l'impegno personale alla necessità del miglioramento professionale continuo nella consapevolezza dei propri limiti, compresi quelli della propria conoscenza medica. 7) Rispettare i colleghi e gli altri professionisti della salute, dimostrando la capacità di instaurare rapporti di collaborazione con loro. 8) Ottemperare all'obbligo morale di fornire cure mediche nelle fasi terminali della vita, comprese le terapie palliative dei sintomi e del dolore. 9) Attuare i principi etici e deontologici nel trattamento dei dati del paziente, nell'evitare il plagio, nella riservatezza e nel rispetto della proprietà intellettuale. 10) Programmare in maniera efficace e gestire in modo efficiente il proprio tempo e le proprie attività per fare fronte alle condizioni di incertezza, ed esercitare la capacità di adattarsi ai cambiamenti. 11) Esercitare la responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti. L' autonomia di giudizio inizia a svilupparsi già dai primi anni del Corso di Laurea, con lo studio delle materie di base che forniscono un supporto culturale adeguato alla progressione della maturazione del giudizio autonomo dello studente. Negli anni successivi lo studente indirizzato all'acquisizione di competenze metodologiche cliniche continua a sviluppare tale capacità che si completa grazie alla metodologia di insegnamento degli ultimi anni di corso, durante i quali si affrontano le problematiche del paziente mediante lo studio di casi clinici, sia nei corsi integrati sia nell'attività clinica sul campo. La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio viene dunque fatta mediante la valutazione dello studente nei singoli esami di profitto, la valutazione del grado di elaborazione individuale, le capacità e qualità del lavoro durante le attività di Tirocinio, l'attività per la preparazione della prova finale e la prova finale stessa.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Area delle scienze di base, delle scienze preventive e propedeutiche di base Il Laureato dovrà aver maturato la capacità di applicare le conoscenze e la comprensione delle tematiche relative alle scienze di base, e alle scienze preventive e propedeutiche di base alla variabilità qualitativa e quantitativa dei fenomeni biologici, morfogenetici e fisiopatologici principali. Il Laureato magistrale dovrà inoltre saper applicare: 1) conoscenza e comprensione nell'uso della metodologia scientifica e della lingua Inglese per la comprensione di articoli scientifici e per la realizzazione di relazioni scientifiche in campo biomedico; 2) i principi generali della psicologia e della bioetica nel rapporto medico paziente; 3) i principi della metodologia scientifica alla costruzione di semplici esperimenti nel campo della scienza di base; 4) la metodologia statistica all'analisi quantitativa di esperimenti della scienza di base e di casistiche cliniche. Tali competenze sono acquisite mediante la frequenza a lezioni di didattica frontale, ad attività pratiche con tutoraggio di supporto, ad attività in laboratori didattici e/o imaging microscopico. Le capacità di applicare conoscenze e comprensione sono acquisite mediante la partecipazione a laboratori, esercitazioni e tirocini clinici e verificate attraverso prove di profitto orali e/o scritte, anche in itinere, coadiuvate da prove pratiche nel caso degli esami integrati che prevedano moduli di tirocinio medico-clinico. Area delle scienze mediche Il Laureato dovrà aver maturato la capacità di applicare conoscenza e comprensione degli aspetti generali delle più frequenti patologie mediche acute e croniche, integrando tali competenze con quelle relative alla medicina legale, all'igiene, alla medicina del lavoro e dimostrando di conoscere e comprendere le adeguate norme decisionali e gestionali. I laureati devono altresì essere capaci di applicare conoscenza e comprensione alla risoluzione dei problemi di salute dei singoli, e delle popolazioni, all'invecchiamento e alla fragilità/comorbidità, attinenti anche a tematiche nuove, inserite in contesti ampi e interdisciplinari. I laureati saranno in grado di: 1. rilevare e valutare correttamente i dati relativi ad una storia clinica, completa degli aspetti sociali, ed effettuare un esame dello stato fisico e mentale; applicare i principi del ragionamento clinico, sapendo eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base, analizzandone ed interpretandone i risultati, allo scopo di definire la natura di un problema, applicando correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche; 2. stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo paziente, riconoscendo ogni condizione che ne metta in pericolo imminente la vita, sapendo gestire correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni; 3. curare le malattie e prendersi cura dei pazienti in maniera efficace, efficiente ed etica, promuovendo la salute ed evitando la malattia, ottemperando all'obbligo morale di fornire cure mediche nelle fasi terminali della vita, comprese le terapie palliative dei sintomi e del dolore; 4. intraprendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie, mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo, della famiglia e della comunità; 5. applicare correttamente i principi del ragionamento morale e adottare le giuste decisioni riguardo ai possibili conflitti nei valori etici, legali e professionali. Due Tirocini Pratico-Valutativi per l'Esame di Stato (TPVES), nell'ambito delle discipline delle aree Medicina Generale e Medicina Interna, inseriti al secondo semestre del sesto anno, consentiranno allo studente di raggiungere competenze professionali la cui valutazione positiva concorrerà a contribuire al raggiungimento di una idoneità utile ai fini dell'Abilitazione alla professione di Medico Chirurgo, contemporaneamente al conseguimento della Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. - Il TPV in Medicina Generale permetterà di valutare le competenze acquisite dallo studente nell'ambito dell'approccio al paziente di medicina generale attraverso il rapporto di relazione medico-paziente, la raccolta dell'anamnesi e nella esecuzione di un completo esame obiettivo, nelle capacità comunicative, di ragionamento clinico-diagnostiche e nell'esercizio della professione nell'ambito lavorativo della Medicina Generale in rapporto anche alle differenze di gestione territoriale rispetto a quelle di tipo ospedaliero. - Il TPVES in area Medicina Interna permetterà di valutare le competenze acquisite dallo studente nell'ambito dell'approccio al paziente e del mantenimento delle appropriate norme igienico-sanitarie, nel rapporto di relazione medico-paziente, nella raccolta dell'anamnesi e nell'esecuzione di un completo esame obiettivo, nelle capacità comunicative, in quelle clinico-diagnostiche e nell'esercizio della professione nell'ambito lavorativo di discipline di area Medica. Il Laureato dovrà aver maturato la capacità di applicare le conoscenze e la comprensione degli aspetti generali delle più frequenti patologie mediche, applicando i principi della medicina basata sulle evidenze. Tali competenze verranno acquisite attraverso la frequenza a lezioni frontali, esercitazioni teorico-pratiche simulate e laboratori didattici. La valutazione formale della capacità di applicare conoscenze e comprensione viene effettuata parallelamente alla valutazione delle conoscenze disciplinari mediante specifiche verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi) e relazioni scritte degli studenti su temi assegnati atte a evidenziare la capacità di applicare conoscenza e comprensione in ambito sperimentale, biologico, patologico e clinico. Gli esami di profitto, collegiali per i corsi integrati, sono scritti (articolati in una sequenza di test a scelta multipla o di risposte brevi scritte organizzate su problemi o casi medico-clinici a carattere interdisciplinare) e/o orali. La prova finale costituisce il momento essenziale di verifica del grado di raggiungimento dei risultati attesi. Due tirocini pratico-valutativi (TPV), uno nelle discipline di area Medica ed uno nell'ambito della Medicina Generale, inseriti al secondo semestre del sesto anno, consentiranno allo studente di raggiungere competenze professionali la cui valutazione positiva concorrerà a contribuire al raggiungimento di una idoneità utile ai fini dell'Abilitazione alla professione di Medico Chirurgo, contemporaneamente al conseguimento della Laurea in Medicina e Chirurgia. - Il TPV in area Medica, permetterà di valutare le competenze acquisite dallo studente nell'ambito dell'approccio al paziente e del mantenimento delle appropriate norme igienico-sanitarie, nel rapporto di relazione medico-paziente, nella raccolta dell'anamnesi e nell'esecuzione di un completo esame obiettivo, nelle capacità comunicative, in quelle clinico-diagnostiche e nell'esercizio della professione nell'ambito lavorativo di discipline di area Medica. - Il TPV in Medicina Generale permetterà di valutare le competenze acquisite dallo studente nell'ambito dell'approccio al paziente di medicina generale attraverso il rapporto di relazione medico-paziente, la raccolta dell'anamnesi e nella esecuzione di un completo esame obiettivo, nelle capacità comunicative, di ragionamento clinico-diagnostiche e nell'esercizio della professione nell'ambito lavorativo della Medicina Generale in rapporto anche alle differenze di gestione territoriale rispetto a quelle di tipo ospedaliero. Il Laureato dovrà aver maturato la capacità di applicare le conoscenze e la comprensione degli aspetti generali delle più frequenti patologie mediche, applicando i principi della medicina basata sulle evidenze. Tali competenze verranno acquisite attraverso la frequenza a lezioni frontali, esercitazioni teorico-pratiche simulate e laboratori didattici. La valutazione formale della capacità di applicare conoscenze e comprensione viene effettuata parallelamente alla valutazione delle conoscenze disciplinari mediante specifiche verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi) e relazioni scritte degli studenti su temi assegnati atte a evidenziare la capacità di applicare conoscenza e comprensione in ambito sperimentale, biologico, patologico e clinico. Gli esami di profitto, collegiali per i corsi integrati, sono scritti (articolati in una sequenza di test a scelta multipla o di risposte brevi scritte organizzate su problemi o casi medico-clinici a carattere interdisciplinare) e/o orali. La prova finale costituisce il momento essenziale di verifica del grado di raggiungimento dei risultati attesi. Area delle scienze chirurgiche Il Laureato magistrale dovrà aver maturato la capacità di applicare conoscenza e comprensione degli aspetti generali delle più frequenti patologie chirurgiche, applicando i principi della medicina basata sulle evidenze. Il Laureato dovrà saper applicare conoscenza e comprensione agli aspetti generali delle più frequenti patologie chirurgiche acute e croniche e integrare le competenze cliniche con i vari aspetti della medicina legale, dell'igiene, della medicina del lavoro e le adeguate norme decisionali e gestionali. Il laureato saprà applicare conoscenza e comprensione dei problemi di salute dei singoli, e delle popolazioni, all'invecchiamento e alla fragilità/comorbidità, attinenti a tematiche chirurgiche, inserite in contesti ampi e interdisciplinari. I Laureati sapranno inoltre: 1. rilevare e valutare correttamente i dati relativi ad una storia clinica, completa degli aspetti sociali, ed effettuare un esame dello stato fisico e mentale in relazione alle terapie chirurgiche possibili. Essi dovranno applicare i principi del ragionamento clinico, sapendo eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base, analizzarne ed interpretarne i risultati, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema, applicando correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche in rapporto alla prognosi e guarigione del paziente; 2. stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo paziente, riconoscendo ogni condizione che ne metta in pericolo imminente la vita, sapendo gestire correttamente le urgenze chirurgiche più comuni; 3. curare le malattie e prendersi cura dei pazienti in maniera efficace, efficiente ed etica, promuovendo la salute ed evitando la malattia, ottemperando all'obbligo morale di fornire cure anche chirurgiche nelle fasi terminali della vita, comprese le terapie palliative dei sintomi e del dolore; 4. intraprendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie, mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo, della famiglia e della comunità; 5. applicare correttamente i principi del ragionamento morale e adottare le giuste decisioni riguardo ai possibili conflitti nei valori etici, legali e professionali. Un Tirocinio Pratico-Valutativo per l'Esame di Stato (TPVES) nelle discipline dell'area Chirurgia generale, inserito al secondo semestre del sesto anno, consentirà allo studente di raggiungere competenze professionali la cui valutazione positiva concorrerà a contribuire al raggiungimento di una idoneità utile ai fini dell'Abilitazione della professione di Medico Chirurgo, contemporaneamente al conseguimento della Laurea in Medicina e Chirurgia. Il TPVES in area Chirurgica permetterà di valutare le competenze acquisite dallo studente nell'ambito dell'approccio al paziente chirurgico e del mantenimento delle appropriate norme igienico-sanitarie, nel rapporto di relazione medico-paziente, nella raccolta dell'anamnesi e nella esecuzione di un completo esame obiettivo, nelle capacità comunicative, in quelle clinico-diagnostiche e nell'esercizio della professione nell'ambito lavorativo delle discipline di area Chirurgica. Il Laureato dovrà aver maturato la capacità di applicare conoscenza e comprensione degli aspetti generali delle più frequenti patologie chirurgiche, applicando i principi della medicina basata sulle evidenze. Tali competenze verranno acquisite attraverso lezioni frontali e tirocini professionalizzanti all'interno delle specifiche aree chirurgiche ed esercitazioni teorico-pratiche. La valutazione formale della capacità di applicare conoscenze e comprensione è effettuata parallelamente alla valutazione delle conoscenze disciplinari mediante specifiche verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi) e relazioni scritte atte a evidenziare la capacità di applicare conoscenza e comprensione in ambito sperimentale, biologico, patologico e clinico. Gli esami di profitto, collegiali per i corsi integrati, sono orali e/o scritti (articolati in una sequenza di test a scelta multipla o di risposte brevi scritte organizzate su problemi o casi medico-clinici a carattere interdisciplinare). La prova finale costituisce il momento essenziale di verifica del grado di raggiungimento dei risultati attesi.
Capacità di apprendimento
I laureati devono aver sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in modo auto-diretto o autonomo. Debbono essere pertanto in grado di: 1) Raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili. 2) Raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici. 3) Utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come valido supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio dello stato di salute. 4) Comprendere l'applicazione e anche le limitazioni della tecnologia dell'informazione. 5) Gestire un buon archivio della propria pratica medica, per una sua successiva analisi e miglioramento. Le capacità di apprendimento sono sviluppate già dal primo anno con attività formative relative alla comunicazione, anche in lingua inglese, e alle abilità relazionali, informatiche e multimediali, sia con specifici moduli di corsi integrati o unità didattiche dedicate nell'ambito dei corsi integrati, utili a facilitare la consuetudine alla lettura critica di articoli scientifici, e a preparare il laureato anche alla futura capacità di aggiornamento continuo. La valutazione e la verifica dell'acquisizione delle capacità di apprendimento tiene conto della necessità di sviluppare competenze mediche e cliniche interdisciplinari e avverrà sia in itinere, a cura dei docenti dei vari corsi di insegnamento (mediante la partecipazione alle verifiche per l'auto-valutazione e/o colloqui intermedi, relazioni scritte degli studenti su temi assegnati), sia attraverso il Training Test i cui contenuti sono condivisi a livello nazionale.
Conoscenza e comprensione
Area delle scienze di base, delle scienze preventive e propedeutiche di base I Laureati devono avere conoscenze e capacità di comprensione tali da saper descrivere e correlare fra di loro gli aspetti fondamentali della struttura bio-molecolare, macro e microscopica, delle funzioni e dei principali processi patologici. Devono conoscere e saper comprendere i principi e capacità di argomentazione quanto alla natura sociale ed economica nonchè ai fondamenti etici dell'agire umano e professionale in relazione ai temi della salute e della malattia. Il Laureato deve conoscere e saper comprendere i determinanti della salute, dei fattori di rischio bio-psico-sociale, delle strategie di prevenzione applicate alla promozione e sostegno della salute (scienze preventive). Deve inoltre conoscere e saper comprendere gli aspetti generali della metodologia scientifica, della fisica e della statistica applicata, della psicologia e dell'etica (scienze propedeutiche di base). Deve inoltre possedere buone capacità linguistiche (inglese scientifico) che gli permettano di affrontare con successo la presentazione e la discussione di un lavoro scientifico in lingua inglese. A tale proposito i laureati sapranno: 1) conoscere e saper comprendere la struttura e la funzionalità dell'organismo come complesso di sistemi biologici in continuo adattamento, interpretando le anomalie morfo-funzionali che si riscontrano nelle diverse malattie; 2) conoscere e saper comprendere i fondamentali meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi dell'organismo, sapendo descrivere il ciclo vitale dell'uomo e gli effetti della crescita, dello sviluppo e dell'invecchiamento; 3) conoscere e saper comprendere gli elementi essenziali della professionalità, compresi i principi morali ed etici e le responsabilità legali che sono alla base della professione. Le conoscenze e capacità di comprensione suddette sono acquisite attraverso lezioni di didattica frontale, affiancate, a seconda delle discipline, da attività pratiche di tutoraggio, attività in laboratori didattici e/o imaging microscopico. La valutazione e la verifica delle conoscenze e della capacità di comprensione sono effettuate mediante diverse modalità di esame formale che prevedono, in base alla tipologia di attività didattica, prove scritte e/o orali e/o pratiche. Il livello di conoscenze e capacità di comprensione acquisite dallo studente in relazione alla sequenza delle attività formative del piano di studi viene valutato durante l'erogazione didattica attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi). Area delle scienze mediche Il Laureato deve acquisire una solida conoscenza e capacità di comprensione delle varie fisiopatologie d'organo. In particolare, deve essere in grado di conoscere e saper comprendere gli aspetti eziopatogenetici della maggior parte delle patologie mediche acute e croniche, e i problemi della salute, al fine di saper consigliare i pazienti prendendo in considerazione fattori fisici, psichici, sociali e culturali; conoscere e saper comprendere i vari aspetti della medicina legale, dell'igiene e della medicina del lavoro, conoscere e comprendere consapevolmente i ruoli e le responsabilità del personale sanitario nel provvedere le cure agli individui, conoscere l'organizzazione di base del sistema sanitario nazionale. I laureati devono altresì conoscere e saper comprendere le alterazioni morfofunzionali che sottendono i vari processi patologici, nonché i principali quadri sindromici di malattia dell'essere umano, e conoscere e saper comprendere i principi sociali, economici ed etici dell'agire professionale nel campo della salute e della malattia. A tale proposito, i laureati dovranno: - conoscere e saper comprendere la struttura e la funzionalità dell'organismo, come complesso di sistemi biologici in continuo adattamento, e le anomalie morfo-funzionali che si riscontrano nelle diverse malattie; - conoscere e sapere comprendere il comportamento umano normale e anormale, essendo in grado di indicare i determinanti e i principali fattori di rischio della salute e della malattia e dell'interazione tra l'essere umano ed il suo ambiente fisico e sociale; - conoscere e sapere comprendere l'origine e la storia naturale delle malattie acute e croniche avendo le conoscenze essenziali relative alla patologia, alla fisiopatologia, all'epidemiologia; - conoscere e sapere comprendere i principi dell'azione dei farmaci con le loro indicazioni, ponendo attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione, e descrivere i principali interventi di diagnostica strumentale, terapeutici chirurgici e fisici, psicologici, sociali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione, nella prevenzione e nelle cure di fine vita; - conoscere e sapere comprendere i principali determinanti della salute e della malattia, quali lo stile di vita, i fattori genetici, demografici, di genere, ambientali, socio-economici, psicologici e culturali nel complesso della popolazione. Tali conoscenze saranno correlate allo stato della salute internazionale ed all'impatto su di essa della globalizzazione; - conoscere e sapere comprendere gli elementi essenziali della professionalità, compresi i principi morali ed etici e le responsabilità legali che sono alla base della professione. Le conoscenze sopraelencate sono acquisite mediante la partecipazione a lezioni frontali, laboratori, esercitazioni e tirocini clinici e verificate per il tramite sia di colloqui orali, sia di prove scritte. Come regola generale applicabile a tutti i corsi integrati, le valutazioni formali si basano su prove di profitto scritte e/o orali. La valutazione degli studenti avviene inizialmente attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi). Le prove d'esame potranno altresì essere articolate in una sequenza di argomenti utili a verificare le conoscenze e la capacità di comprensione acquisite, quali test a scelta multipla o le risposte brevi scritte organizzati su problemi o casi medico-clinici a carattere interdisciplinare. La prova finale costituisce il momento essenziale di verifica del grado di raggiungimento dei risultati attesi. Area delle scienze chirurgiche Il Laureato Magistrale deve acquisire una solida conoscenza e comprensione delle varie discipline cliniche chirurgiche. In particolare, deve conoscere e comprendere gli aspetti fisiopatologici delle più frequenti patologie chirurgiche, le strategie diagnostiche in campo chirurgico e, in maniera approfondita, il processo metodologico che porta alla scelta della più adeguata pratica chirurgica, allo scopo di migliorare la salute del paziente. Deve conoscere e comprendere le condizioni che mettano in pericolo imminente la vita del paziente stesso, mettendo in essere ogni azione atta a preservarla. Il Laureato deve inoltre acquisire una solida conoscenza e comprensione delle varie fisiopatologie d'organo. In particolare, deve conoscere e comprendere gli aspetti eziopatogenetici della maggior parte delle patologie chirurgiche acute e croniche; conoscere e comprendere i problemi della salute al fine di saper consigliare i pazienti prendendo in considerazione fattori fisici, psichici, sociali e culturali; conoscere e comprendere i vari aspetti della medicina legale, dell'igiene e della medicina del lavoro, conoscere e comprendere consapevolmente i ruoli e le responsabilità del personale sanitario nel provvedere le cure agli individui; conoscere l'organizzazione di base del sistema sanitario nazionale. I laureati devono altresì conoscere e comprendere le alterazioni morfofunzionali che sottendono i vari processi patologici, nonché i principali quadri sindromici di malattia dell'essere umano. Devono dimostrare conoscenza e comprensione dei principi sociali, economici ed etici dell'agire professionale nel campo della salute e della malattia. A tale proposito, i laureati: - dovranno conoscere e comprendere la struttura e la funzionalità dell'organismo come complesso di sistemi biologici in continuo adattamento, interpretando le anomalie morfo-funzionali che si riscontrano nelle diverse malattie e dunque anche in relazione alla terapia chirurgica da attuare, - dovranno conoscere e comprendere il comportamento umano normale e anormale, essendo in grado di indicare i determinanti e i principali fattori di rischio della salute e della malattia e dell'interazione tra l'essere umano ed il suo ambiente fisico e sociale; - dovranno conoscere e comprendere l'origine e la storia naturale delle malattie acute e croniche avendo le conoscenze essenziali relative alla patologia, alla fisiopatologia, all'epidemiologia di quelle che hanno necessita di terapia mediche e chirurgiche. - dovranno conoscere e comprendere i principi dell'azione dei farmaci con le loro indicazioni, ponendo attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione, e descrivere i principali interventi di diagnostica strumentale, terapeutici chirurgici e fisici, psicologici, sociali e di altro genere, nella patologia a carattere chirurgico acuta e cronica, nella riabilitazione, nella prevenzione e nelle cure di fine vita; - dovranno conoscere e comprendere i principali determinanti della salute e della malattia, quali lo stile di vita, i fattori genetici, demografici, di genere, ambientali, socio-economici, psicologici e culturali nel complesso della popolazione in relazione alle patologie chirurgiche. Tali conoscenze saranno correlate allo stato della salute internazionale ed all'impatto su di essa della globalizzazione; - dovranno conoscere e comprendere gli elementi essenziali della professionalità, compresi i principi morali ed etici e le responsabilità legali che sono alla base della professione in relazione alle patologie e alle terapie chirurgiche dei pazienti. Le conoscenze sopraelencate sono acquisite mediante la frequenza a lezioni frontali, esercitazioni e tirocini medico-clinici (supportati anche dall'impiego di un laboratorio virtuale) e verificate tramite esami di profitto scritti e/o orali. Tali competenze verranno acquisite attraverso la frequenza a lezioni frontali, esercitazioni teorico-pratiche simulate e laboratori didattici. La valutazione formale della capacità di applicare conoscenze e comprensione è effettuata parallelamente alla valutazione delle conoscenze disciplinari mediante specifiche verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi) e relazioni scritte atte a evidenziare la capacità di applicare conoscenza e comprensione in ambito sperimentale, biologico, patologico e clinico. Gli esami di profitto, collegiali per i corsi integrati, sono orali e/o scritti (articolati in una sequenza di test a scelta multipla o di risposte brevi scritte organizzate su problemi o casi medico-clinici a carattere interdisciplinare). La prova finale costituisce il momento essenziale di verifica del grado di raggiungimento dei risultati attesi.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Medico-chirurgo Il medico-chirurgo può dedicarsi alla libera professione in ambulatori o ospedali privati, può lavorare all'interno del sistema sanitario nazionale (SSN) come medico di Medicina Generale o come specialista in ambulatori o ospedali pubblici, può dedicarsi alla ricerca scientifica presso università o enti di ricerca, può trovare impiego in Organizzazioni sanitarie umanitarie nazionali o internazionali. Relativamente alle branche della Medicina per le quali la normativa prevede il possesso del titolo specifico, la prosecuzione degli studi avviene nelle Scuole di Specializzazione o nel corso di Medicina Generale.
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione
ITALIANO
Competenze associate alla funzione
Medico-chirurgo I laureati in Medicina e Chirurgia devono mostrare di aver acquisito le seguenti competenze: 1) le basi scientifiche e la preparazione teorico-pratica necessarie ai sensi della direttiva 75/363/CEE all'esercizio della professione medica e la metodologia e cultura necessarie per la pratica della formazione permanente, nonché un livello di autonomia professionale, decisionale ed operativa derivante da un percorso formativo caratterizzato da un approccio olistico ai problemi di salute, delle persone sane o malate anche in relazione all'ambiente chimico-fisico, biologico e sociale che le circonda; 2) le conoscenze teoriche essenziali che derivano dalle scienze di base, nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale; 3) la capacità di rilevare e valutare criticamente, da un punto di vista clinico, ed in una visione unitaria, estesa anche alla dimensione socioculturale e di genere, i dati e gli elementi significativi relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo, interpretandoli alla luce delle conoscenze scientifiche di base, della fisiopatologia e delle patologie di organo e di apparato; 3) abilità ed esperienza, unite alla capacità di autovalutazione, per affrontare e risolvere responsabilmente i problemi sanitari prioritari dal punto di vista diagnostico, prognostico, terapeutico, riabilitativo e di prevenzione; 4) la conoscenza delle dimensioni storiche, epistemologiche ed etiche della medicina; 5) la capacità di comunicare con chiarezza ed umanità con il paziente e con i familiari; 6) la capacità di collaborare con le diverse figure professionali nelle diverse attività sanitarie di gruppo; 7) la capacità di applicare, nelle decisioni mediche, anche i principi dell'economia sanitaria; 8) la capacità di riconoscere i problemi sanitari della comunità e di intervenire in modo competente.
Funzione in contesto di lavoro
Medico-chirurgo I laureati in Medicina e Chirurgia possono esercitare la propria attività, anche senza il possesso della relativa specializzazione, nei vari ruoli professionali clinici, sanitari e biomedici in tutte le branche della medicina, tranne quelle per le quali la normativa vigente prescriva, oltre all'abilitazione ed all'iscrizione all'Albo, il possesso del titolo specifico. Il medico generico svolge le funzioni di diagnosticare, monitorare e predisporre il trattamento terapeutico per la cura delle disfunzioni, patologie e lesioni più comuni e diffuse nella popolazione; attuare misure per la diagnosi precoce di gravi patologie in pazienti a rischio; prescrivere farmaci e terapie non farmacologiche, esami clinici necessari per la formulazione della diagnosi, ricoveri ospedalieri e visite presso medici specialisti; monitorare il decorso delle patologie e delle relative cure; sensibilizzare la popolazione alle misure di prevenzione e diagnosi precoce e sollecitare interventi in questa direzione presso le organizzazioni in cui opera.
Descrizione obiettivi formativi specifici
La missione del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico si identifica con la formazione di un medico a livello professionale iniziale con una cultura biomedico-psico-sociale, che possieda una visione multidisciplinare ed integrata dei problemi più comuni della salute e della malattia, con un'educazione orientata alla comunità, al territorio e fondamentalmente alla prevenzione della malattia ed alla promozione della salute, e con una cultura umanistica nei suoi risvolti di interesse medico; tale missione specifica risponde in maniera più adeguata alle nuove esigenze di cura e salute, in quanto centrata non soltanto sulla malattia, ma soprattutto sull'uomo ammalato, considerato nella sua globalità di soma e psiche ed inserito nel contesto sociale. La formazione medica così orientata è inoltre vista come il primo segmento di un'educazione che deve durare nel tempo, ed in quest'ottica sono state calibrate le conoscenze che lo studente deve acquisire in questa fase, dando giusta importanza all'autoapprendimento, alle esperienze non solo in Ospedale ma anche nel territorio e all'epidemiologia, per lo sviluppo del ragionamento clinico e della cultura della prevenzione. Le caratteristiche qualificanti del medico che si intende formare comprendono: 1) Buona capacità al contatto umano (communication skills); 2) Capacità di autoapprendimento e di autovalutazione (continuing education); 3) Abilità ad analizzare e risolvere in piena autonomia i problemi connessi con la pratica medica applicando, ove possibile, i principi della medicina basata sulle evidenze scientifiche (evidence based medicine); 4) Abitudine all'aggiornamento costante delle conoscenze e delle abilità, ed il possesso delle basi metodologiche e culturali atte all'acquisizione autonoma ed alla valutazione critica delle nuove conoscenze ed abilità (continuing professional development); 5) Buona pratica di lavoro interdisciplinare ed interprofessionale (interprofessional education); 6) Conoscenza approfondita dei fondamenti metodologici necessari per un corretto approccio alla ricerca scientifica in campo medico, insieme all'uso autonomo delle tecnologie informatiche indispensabili nella pratica clinica. Il progetto didattico specifico, il metodo di insegnamento. I concetti chiave del metodo didattico adottato, utili al raggiungimento delle caratteristiche qualificanti attese, contemplano l'integrazione orizzontale e verticale dei saperi, un metodo di insegnamento basato su una solida base culturale e metodologica conseguita nello studio delle discipline pre-cliniche e in seguito prevalentemente centrato sulla capacità di affrontare problemi (problem oriented learning), il contatto precoce con il paziente, una buona acquisizione dell'abilità clinica insieme ad una buona acquisizione dell'abilità al contatto umano. Una solida base di conoscenza clinica è assicurata attraverso l'organizzazione di tirocini certificati basati sulla didattica tutoriale, insieme con una forte comprensione del metodo medico-scientifico e delle scienze umane. A tal fine, è stata quindi pianificata un'organizzazione didattica fortemente integrata, flessibile e modificabile, vero e proprio laboratorio di sperimentazione scientifica, con l'intenzione di promuovere negli studenti la capacità di acquisire conoscenze non in modo frammentario bensì omnicomprensivo, e di mantenerle vive non solo a breve ma anche a più lungo termine. Lo studente è quindi considerato perno del processo formativo, sia nella progettazione didattica che nel miglioramento dell'intero curriculum, allo scopo di potenziarne l'autonomia d'iniziativa, e di sviluppare la consapevolezza che una vera competenza professionale si raggiunge solo dopo una lunga consuetudine al contatto col paziente, che viene perseguita sin dal primo anno di corso e non può prescindere dall'integrare le scienze di base e cliniche, lungo tutto il loro percorso formativo, con un ampio utilizzo delle attività tutoriali. Nel progetto didattico del corso di laurea magistrale così concepito e strutturato, viene proposto il giusto equilibrio d'integrazione tra: 1) scienze di base, che debbono essere ampie e prevedere la conoscenza della biologia evoluzionistica e della complessità biologica finalizzata alla conoscenza della struttura e funzione dell'organismo umano in condizioni normali, ai fini del mantenimento delle condizioni di salute;, 2) pratica medica, clinica e metodologica, che deve essere particolarmente solida, attraverso un ampio utilizzo della didattica tutoriale capace di trasformare la conoscenza teorica in vissuto personale e di costruire la propria scala di valori e interessi;, 3) scienze umane, che debbono costituire un bagaglio utile a raggiungere la consapevolezza dell'essere medico. Molti dei contenuti essenziali del nostro Progetto Didattico anticipano e integrano le European specifications for global standards in medical education della World Federation on Medical Education in tema di standard internazionali di base e di sviluppo della qualità nel campo dell'educazione biomedica (WFME Office, University of Copenhagen, 2007). Le caratteristiche peculiari del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia finalizzate al raggiungimento degli obiettivi generali, intermedi e specifici sono così sintetizzate: 1) la programmazione degli obiettivi e dei contenuti degli insegnamenti è multidisciplinare; 2) Il metodo d'insegnamento attuato è interattivo e multidisciplinare, con l'integrazione quotidiana di scienze di base e discipline cliniche ed un precoce coinvolgimento clinico degli studenti, che vengono subito orientati ad un corretto approccio con il paziente. I problemi delle scienze di base e quelli d'ambito clinico sono affrontati in tutti gli anni di corso (total integration model), in proporzioni diverse, con una visione unitaria e fortemente integrata, anche attraverso l'uso di didattica a più voci e l'apprendimento basato sulla soluzione di problemi medico-clinici mediante l'assunzione di decisioni appropriate; 3) la scelta degli obiettivi specifici dei corsi di base è fatta prioritariamente sulla rilevanza di ciascun obiettivo nel quadro della biologia umana, e sulla propedeuticità rispetto alle tematiche cliniche attuali o prevedibili, con particolare attenzione alla componente riguardante la metodologia scientifica; 4) la scelta degli obiettivi specifici dei corsi caratterizzanti è fatta prioritariamente sulla base della prevalenza epidemiologica, dell'urgenza di intervento, della possibilità di intervento, della gravità e della esemplarità didattica. E' prevista inoltre la frequenza nei reparti ospedalieri e negli ambulatori delle strutture territoriali e la valorizzazione del rapporto con il paziente, anche sotto l'aspetto psicologico; 5) il processo d'insegnamento si avvale, potenziandone l'uso, dei moderni strumenti didattici, costituiti dal sistema tutoriale, dal trigger clinico, dal problem oriented learning, dall'experiencial learning, dal problem solving, dal decision making e dall'ampio utilizzo di seminari e conferenze; 6) sono utilizzati in maniera preponderante docenti tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto (tutori individuali) agli studenti. 7) particolare attenzione è rivolta all'acquisizione delle abilità pratiche tramite: a) il coinvolgimento nella pianificazione di una ricerca di base nei primi tre anni di corso; b) l'apprendimento delle basi semeiologiche delle scienze cliniche al letto del malato e nei laboratori nel periodo intermedio (tirocinio organizzato come attività guidata tutoriale nel III anno di corso); c) la frequenza delle corsie e degli ambulatori universitari (tirocinio clinico- clinical clerkship dal IV al VI anno di corso) e territoriali, come quelli dei Medici di Medicina Generale (dal IV al VI anno di corso), per il completamento del tirocinio clinico negli ultimi anni del corso e il periodo d'internato ai fini della preparazione della tesi di laurea; d) la partecipazione a programmi di ricerca nel periodo di internato ai fini della preparazione della tesi di laurea. 8) particolare attenzione è data all'apprendimento della lingua Inglese; 9) particolare attenzione è data alle metodologie informatiche e multimediali anche attraverso esperienze di e- learning, teledidattica e telemedicina, ed al corretto uso delle fonti bibliografiche; 10) valorizzazione della Metodologia Clinica - Scienze Umane (Metodologie) attraverso corsi integrati che accompagnano lo studente lungo l'intero percorso formativo (I-VI anno). Alla graduale acquisizione del metodo è affiancata la formazione umanistica degli studenti. Essi possono in tal modo crescere dal punto di vista scientifico e sviluppare nel contempo una maggiore sensibilità alle problematiche etiche e socio-economiche, che consenta di interagire con il paziente nella sua interezza di uomo ammalato, secondo la concezione della 'whole person medicine'. In questo modo si risponde alla crescente esigenza di un riavvicinamento della figura del medico a quella dell'uomo malato, sempre più allontanati da una pratica medica univocamente tecnologica. In quest'ambito, si è cercato di utilizzare anche la cosiddetta medicina narrativa, unitamente a griglie di riflessione, e la tecnica del giuoco di ruolo come strumenti importanti nell'acquisizione di una competenza emotiva e professionale vera da parte dello studente (utilizzata dagli Psicologi e dagli Psichiatri nel corso di Metodologia e nel corso di Psichiatria). Ai fini del raggiungimento degli obiettivi didattici sopraddetti, il Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico prevede 360 CFU complessivi, articolati su sei anni di corso, di cui almeno 60 da acquisire in attività formative volte alla maturazione di specifiche capacità professionali. Il corso, erogato nell'arco di 12 semestri, si articola in 36 corsi integrati; a questi sono assegnati specifici CFU dal Consiglio della struttura didattica in osservanza di quanto previsto nella tabella delle attività formative indispensabili. Durante il percorso formativo, sarà garantita la coerenza tra le prove di valutazione finale e gli obiettivi di apprendimento del core curriculum. La tipologia e modalità delle verifiche di profitto sono stabilite dal Regolamento didattico di corso di studio in conformità al Regolamento didattico d'Ateneo. Inoltre, per comprendere il livello di apprendimento, anno per anno, delle nozioni biomediche e valutare la preparazione degli studenti in maniera trasversale, il CdS si avvale in maniera sistematica, e in sintonia con la Conferenza dei Presidenti a livello nazionale, dello strumento del Training Test, derivato del Progress Test tipo Maastricht.