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Giudice alla scrivania, con bilancia e martello

GIURISPRUDENZA

Laurea Magistrale Ciclo Unico 5 anni
Accesso Libero
SCIENZE ECONOMICHE, GIURIDICHE E POLITICHE
LMG/01 Classe delle lauree magistrali in giurisprudenza
300 crediti
Italiano

Presentazione del corso

Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza offre ai giovani laureati una conoscenza e una formazione giuridica approfondita e articolata, indispensabile per l’accesso alle professioni forensi classiche (magistratura, avvocatura, notariato) e alla carriera universitaria, ma spendibile anche in molti altri settori di lavoro. Lo studio sistematico e metodologico delle materie giuridiche è finalizzato all’acquisizione di una compiuta conoscenza dell’ordinamento giuridico sia nazionale che sovranazionale (europeo ed internazionale), nonché a fornire gli strumenti (storici, tecnici, culturali) indispensabili per la piena comprensione della società odierna nelle sue varie dimensioni (istituzionale, sociale, culturale, economica, politica, oltre che giuridica).

Requisiti di accesso

Titoli opzionali (a scelta tra i seguenti):
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore
  • [TS] - Titolo straniero

Piano di studi

Anno di corso: 1
Obbligatori
Anno di corso: 2
Obbligatori
ATTIVITÀ FORMATIVA OBBLIGATORIA IN ALTERNATIVA - II ANNO
Anno di corso: 3
Obbligatori
Anno di corso: 4
Obbligatori
Anno di corso: 5
Obbligatori
ATTIVITÀ FORMATIVE OBBLIGATORIA IN ALTERNATIVA - V ANNO
Anno di corso: 0
ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA SSD IUS/01
ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA TRA I SSD: IUS/08 - IUS/09 - IUS/11
4 ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA PERCORSO PROFESSIONI LEGALI
4 ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA PERCORSO ECONOMICO-PRIVATISTICO, IMPRESA E TURISMO
4 ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA PERCORSO INTERNAZIONALE, EUROPEO E COMPARATO
4 ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA PERCORSO ISTITUZIONI E AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (18 CFU)

Programma, testi e obiettivi

Status professionale conferito dal titolo
Giurista La laurea in Giurisprudenza è necessaria per accedere ad alcune specifiche professioni, quali l’avvocatura, il notariato e la magistratura, a seguito dei periodi di praticantato normativamente previsti e del superamento dei relativi concorsi. Il laureato in Giurisprudenza ha maturato altresì una formazione e delle competenze, sia giuridiche che trasversali, adeguate a svolgere l’attività di giurista presso imprese private, pubbliche amministrazioni, associazioni di categoria, organismi internazionali. Avvocati Funzione in un contesto di lavoro La professione di avvocato prevede la rappresentanza e la tutela degli individui e delle organizzazioni nei diversi gradi dei processi penali, civili e amministrativi, nonché la consulenza legale in funzione di anticipazione e risoluzione delle controversie. Competenze associate alla funzione: L’avvocato dispone di competenze specifiche in vari campi del diritto, in particolare nel campo del diritto privato, pubblico, penale, amministrativo, commerciale, tributario, del lavoro, dell’Unione europea. Tali competenze sono spese in sede giudiziale e stragiudiziale, rapportando le regole giuridiche ai casi concreti. Sbocchi occupazionali: Libera professione o impiego presso enti pubblici. Notai Funzione in un contesto di lavoro: Alla professione di notaio sono legate le seguenti funzioni: redazione di atti tra vivi e di ultima volontà, attribuzione della pubblica fede a tali atti, accertamento della volontà dei contraenti, verifica della legalità degli atti, degli accordi e delle transazioni poste in essere dalle parti. Competenze associate alla funzione: In ragione delle funzioni che sono chiamati a svolgere, i notai dispongono di competenze specifiche in particolare nelle materie civilistiche, urbanistiche, tributaristiche, e nel diritto dell’Unione Europea. sbocchi occupazionali: Libera professione. Magistrati Funzione in un contesto di lavoro: Alla professione di magistrato è legata l’amministrazione della giustizia penale, civile, amministrativa e contabile nei diversi gradi del giudizio, l’esercizio dell’azione penale, il rispetto delle norme. Competenze associate alla funzione: I magistrati dispongono di solide competenze giuridiche in tutti i settori dell’ordinamento nazionale, considerato anche nelle sue relazioni con l’ordinamento internazionale e con quello dell’Unione Europea. Tali competenze sono spese nell’amministrazione della giustizia. Sbocchi occupazionali: Magistratura ordinaria, amministrativa e contabile. Esperti legali nelle imprese Funzione in un contesto di lavoro: Gli esperti legali nelle imprese svolgono funzioni di gestione e di assistenza nelle attività delle imprese, predispongono contratti e atti legali, fornendo consulenza giuridica adeguata ai molteplici adempimenti richiesti alle imprese. Competenze associate alla funzione: Gli esperti legali nelle imprese possiedono un alto livello di competenze giuridiche, in particolare nelle materie privatistiche e tributaristiche, più di altre coinvolte nell’esercizio delle funzioni proprie di questa figura di giurista. Sbocchi occupazionali: Impiego nei settori e uffici legali delle imprese. Esperti legali negli enti pubblici funzione in un contesto di lavoro: Gli esperti legali negli enti pubblici svolgono la propria attività presso le pubbliche amministrazioni, attraverso la gestione e il coordinamento delle attività degli uffici, curando gli aspetti legali dell’attività delle pubbliche amministrazioni, predisponendo documenti e atti legali, fornendo consulenza giuridica alla struttura di appartenenza. Competenze associate alla funzione: I soggetti compresi in questa categoria dispongono di solide competenze giuridiche, in particolare nelle materie pubblicistiche e amministrativistiche, con riferimento all’ordinamento sia nazionale che europeo ed internazionale. Tali competenze sono spese nell’esercizio delle funzioni proprie di questa figura di giurista nei contesti lavorativi in cui essa opera. Sbocchi occupazionali: Impiego negli uffici legali della pubblica amministrazione e degli organismi pubblici, sia nazionali che sovranazionali. Specialisti della gestione nella pubblica amministrazione Funzione in un contesto di lavoro: Gli specialisti della gestione nella pubblica amministrazione coordinano le attività degli uffici dell'amministrazione statale e locale, delle aziende autonome, delle agenzie e delle autorità, delle Università, degli Enti di Ricerca e del Servizio Sanitario Nazionale, formulano proposte e pareri nell’ambito delle attività amministrative che svolgono e delle procedure loro affidate, curano l'attuazione di progetti, coordinano le attività del personale subordinato. Competenze associate alla funzione: Conoscenza approfondita delle branche del diritto che interessano la sfera d’azione dell'ente in cui operano; capacità di elaborare testi giuridici e di gestione delle procedure amministrative. Sbocchi occupazionali: Impiego negli uffici dell'amministrazione statale e locale, negli Enti di Ricerca, nell'Università, nel Servizio Sanitario Nazionale.
Caratteristiche prova finale
La prova finale consiste nella discussione davanti a una Commissione d’esame della tesi di laurea, ovvero di un elaborato scritto, anche in lingua straniera, sotto la guida di un relatore scelto dallo studente. Nella redazione e discussione della tesi di laurea lo studente deve dimostrare rigore metodologico, piena padronanza degli argomenti e dei temi affrontati, nonché capacità espositive adeguate all’attività del giurista nel campo delle professioni legali e dello studio scientifico. In questo senso, la redazione e discussione della tesi di laurea rappresentano il momento finale di verifica delle capacità di analisi, di sintesi, di autonomia di giudizio e di comunicazione acquisite durante tutto il percorso formativo.
Conoscenze richieste per l'accesso
Per l'ammissione al Corso di Studio è necessario il possesso del diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero e riconosciuto equipollente. Non è previsto un numero programmato per l’accesso al Corso. L’accesso avviene sulla base di un test di valutazione obbligatorio, ma non vincolante, per tutti gli immatricolati. Il test è diretto ad accertare, in particolare, le capacità logiche e di comprensione del testo da parte dello studente. È previsto un punteggio minimo per il superamento della prova. Gli studenti che riportano un punteggio inferiore alla soglia minima maturano un obbligo formativo aggiuntivo, da colmare durante il primo anno con la frequenza di corsi specifici individuati dal Corso.
Titolo di studio rilasciato
Laurea Magistrale in Giurisprudenza
Abilità comunicative
Il laureato in Giurisprudenza acquisisce la capacità di utilizzare un linguaggio tecnico specialistico, corretto e idoneo a trasmettere, in forma sia orale che scritta, contenuti giuridici anche complessi. Un'adeguata conoscenza della lingua inglese gli consente di avviare e sviluppare rapporti professionali, di comunicare e trasmettere informazioni e atti, anche processuali, nel contesto europeo e internazionale. Le abilità comunicative consentono al laureato di confrontarsi dialetticamente con i diversi interlocutori, di trasmettere informazioni di carattere generale o settoriale e di sostenere il contraddittorio impostato su ruoli contrapposti. Le abilità comunicative sono sviluppate anche in ambito informatico, in ordine all'impiego degli strumenti e dei sistemi informatici e telematici usualmente impiegati nello svolgimento delle attività connesse alle professioni giuridiche, in ambito sia pubblico che privato. La verifica dell'acquisizione del complesso di tali capacità avviene in sede d'esame, oltre che in occasione dell'accertamento e della certificazione delle competenze linguistiche e delle abilità informatiche.
Autonomia di giudizio
Il laureato in Giurisprudenza acquisisce autonomia di giudizio nella valutazione dei dati e dei testi giuridici (normativi, giurisprudenziali, negoziali) oggetto d'esame, grazie alla maturazione di una solida formazione di tipo storico, filosofico, economico e di diritto positivo. Il laureato sviluppa attitudine all'identificazione di scelte interpretative alternative e alla prospettazione di soluzioni coerenti con il sistema, oltre che rispondenti alla tutela degli interessi coinvolti o curati. L'attività didattica mira allo sviluppo dell'autonomia di giudizio secondo diverse modalità, in particolare attraverso lo svolgimento di attività partecipate e complementari (esercitazioni, seminari, simulazioni processuali, e altro). La verifica dell'autonomia di giudizio avviene nei diversi contesti didattici nelle forme più adatte a ciascuna di esse, anche attraverso la stesura (guidata o non) di relazioni, elaborati o pareri. Tale verifica viene conclusa in sede d'esame.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Area storico-filosofica Il laureato in Giurisprudenza è in grado di: - sfruttare le acquisite capacità analitiche, argomentative e di contestualizzazione storico-teorico-giuridico per inquadrare i diversi istituti giuridici - applicare le metodologie logico-argomentative nella redazione di atti e pareri, nonché nelle fasi dibattimentali dei procedimenti. Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate, in particolare, attraverso le seguenti attività formative, riconducibili agli insegnamenti compresi nell'offerta formativa che interessano i settori scientifico-disciplinari IUS/18, IUS/19, IUS/20, L-LIN/12. Area privatistica Il laureato in Giurisprudenza - sa orientarsi tra le fonti normative di varia origine, natura e forza giuridica. In particolare il laureato si appropria degli impianti codicistici, avendone assimilato la struttura e la logica delle partizioni interne - sa applicare principi, regole e tecniche interpretative del diritto ai testi normativi, e elaborare testi di natura normativa, negoziale, processuale e stragiudiziale, pareri e saggi di natura scientifica, nonché argomentare adeguatamente anche in forma orale le soluzioni giuridiche adottate. Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate, in particolare, attraverso le seguenti attività formative, riconducibili agli insegnamenti compresi nell'offerta formativa che interessano i settori scientifico-disciplinari IUS/01, IUS/04, IUS/05, IUS/06, IUS 07, IUS/15, L-LIN/12. Area pubblicistica Il laureato in Giurisprudenza - è in grado di padroneggiare il sistema delle fonti delle varie branche del diritto pubblico e individuare la disciplina di riferimento per le diverse fattispecie giuridiche - sa applicare principi, regole e tecniche interpretative del diritto ai testi normativi, e elaborare testi di natura normativa, negoziale, processuale e stragiudiziale, pareri e saggi di natura scientifica, nonché argomentare adeguatamente anche in forma orale le soluzioni giuridiche adottate. Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate, in particolare, attraverso le seguenti attività formative, riconducibili agli insegnamenti compresi nell'offerta formativa che interessano i settori scientifico-disciplinari IUS/08, IUS/09, IUS/10, IUS/11, IUS/12, IUS/16, IUS/17, L-LIN/12, SECS-P/01, SECS-P/02. Area dell’ordinamento internazionale e del diritto dell’Unione europea Il laureato in Giurisprudenza - è in grado di orientarsi nel ricco panorama delle fonti giuridiche sovranazionali, europee ed internazionali - elaborare soluzioni per problemi giuridici di rilevanza europea e/o internazionale, individuando le fonti rilevanti e applicandole al caso in esame. Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate, in particolare, attraverso le seguenti attività formative, riconducibili agli insegnamenti compresi nell'offerta formativa che interessano i settori scientifico-disciplinari IUS/02, IUS/13, IUS/14, IUS/21, L-LIN/12.
Capacità di apprendimento
Il laureato in Giurisprudenza consegue conoscenze e competenze adeguate per accedere ai successivi e più elevati livelli di formazione. In particolare, può accedere alle Scuole di specializzazione, ai master di II livello e ai dottorati di ricerca. Il percorso formativo conferisce allo studente la capacità di aggiornare costantemente le proprie conoscenze e competenze per adeguarle alle progressive mutazioni del quadro normativo di riferimento e per individuare risposte giuridiche ai problemi di nuova configurazione e/o a quelli emergenti.
Conoscenza e comprensione
Area storico-filosofica La conoscenza storico-filosofica del diritto nelle sue varie articolazioni assolve ad una fondamentale funzione culturale, consentendo di acquisire una visione completa della formazione degli istituti e dei concetti giuridici nei relativi contesti politici, sociali ed economici. Inoltre essa permette di acquisire parametri critici indispensabili per l'analisi e la comprensione degli ordinamenti odierni, anche alla luce della dimensione europea e sovranazionale del diritto. Il superamento degli esami dell'area storico-filosofica consente di maturare una solida formazione di base sulla genesi storica, sulle rationes teorico-filosofiche degli ordinamenti e istituti giuridici fondamentali, sulle tecniche di interpretazione dei testi normativi, degli atti negoziali e di quelli processuali complessi. Area privatistica La conoscenza del diritto nell'area privatistica consente al laureato di: - acquisire una conoscenza approfondita degli istituti fondamentali del diritto privato, nei loro sviluppi legislativi, giurisprudenziali e dottrinali - acquisire consapevolezza dei profili più rilevanti della dimensione europea e internazionale degli istituti studiati - acquisire un'elevata conoscenza e comprensione dei principi e della struttura dell'ordinamento giuridico italiano in riferimento alle varie branche del diritto positivo riconducibili all'area delle discipline privatistiche Area pubblicistica La conoscenza del diritto nell'area pubblicistica consente al laureato di: - acquisire una conoscenza approfondita degli istituti fondamentali delle varie branche del diritto pubblico, nei loro sviluppi legislativi, giurisprudenziali e dottrinali, anche nella loro dimensione europea e internazionale - acquisire un'elevata conoscenza e comprensione dei principi generali e di struttura dell'ordinamento giuridico italiano nelle diverse articolazioni riconducibili all'area pubblicistica - maturare una solida conoscenza e capacità di comprensione in ordine al sistema delle fonti del diritto italiano, alla struttura e alle funzioni dei poteri pubblici, alle articolazioni del governo centrale e locale, alla tutela delle libertà individuali e collettive, anche in prospettiva europea, alla tutela giurisdizionale e al fenomeno processuale nelle sue differenti tipologie. Area dell’ordinamento internazionale e del diritto dell’Unione europea La conoscenza del diritto nell'area dell'ordinamento internazionale e del diritto dell'Unione europea consente al laureato di acquisire: - un'approfondita conoscenza del diritto europeo e del diritto internazionale, degli strumenti e metodi della comparazione giuridica tra l'ordinamento italiano e gli altri ordinamenti nazionali (specie europei), con l'attenzione rivolta a diversi settori del diritto privato e del diritto pubblico - una puntuale conoscenza e comprensione dei modi in cui l'ordinamento italiano si rapporta a quello sovranazionale, con riferimento tanto al diritto internazionale quanto al diritto dell'Unione europea
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Giurista La laurea in Giurisprudenza è necessaria per accedere ad alcune specifiche professioni, quali l'avvocatura, il notariato e la magistratura, a seguito dei periodi di praticantato normativamente previsti e del superamento dei relativi concorsi. Il laureato in Giurisprudenza ha maturato altresì una formazione e delle competenze, sia giuridiche che trasversali, adeguate a svolgere l'attività di giurista presso imprese private, pubbliche amministrazioni, associazioni di categoria, organismi internazionali. Avvocati Funzione in un contesto di lavoro La professione di avvocato prevede la rappresentanza e la tutela degli individui e delle organizzazioni nei diversi gradi dei processi penali, civili e amministrativi, nonché la consulenza legale in funzione di anticipazione e risoluzione delle controversie. Competenze associate alla funzione: L'avvocato dispone di competenze specifiche in vari campi del diritto, in particolare nel campo del diritto privato, pubblico, penale, amministrativo, commerciale, tributario, del lavoro, dell'Unione europea. Tali competenze sono spese in sede giudiziale e stragiudiziale, rapportando le regole giuridiche ai casi concreti. Sbocchi occupazionali: Libera professione o impiego presso enti pubblici. Notai Funzione in un contesto di lavoro: Alla professione di notaio sono legate le seguenti funzioni: redazione di atti tra vivi e di ultima volontà, attribuzione della pubblica fede a tali atti, accertamento della volontà dei contraenti, verifica della legalità degli atti, degli accordi e delle transazioni poste in essere dalle parti. Competenze associate alla funzione: In ragione delle funzioni che sono chiamati a svolgere, i notai dispongono di competenze specifiche in particolare nelle materie civilistiche, urbanistiche, tributaristiche, e nel diritto dell'Unione Europea. sbocchi occupazionali: Libera professione. Magistrati Funzione in un contesto di lavoro: Alla professione di magistrato è legata l'amministrazione della giustizia penale, civile, amministrativa e contabile nei diversi gradi del giudizio, l'esercizio dell'azione penale, il rispetto delle norme. Competenze associate alla funzione: I magistrati dispongono di solide competenze giuridiche in tutti i settori dell'ordinamento nazionale, considerato anche nelle sue relazioni con l'ordinamento internazionale e con quello dell'Unione Europea. Tali competenze sono spese nell'amministrazione della giustizia. Sbocchi occupazionali: Magistratura ordinaria, amministrativa e contabile. Esperti legali nelle imprese Funzione in un contesto di lavoro: Gli esperti legali nelle imprese svolgono funzioni di gestione e di assistenza nelle attività delle imprese, predispongono contratti e atti legali, fornendo consulenza giuridica adeguata ai molteplici adempimenti richiesti alle imprese. Competenze associate alla funzione: Gli esperti legali nelle imprese possiedono un alto livello di competenze giuridiche, in particolare nelle materie privatistiche e tributaristiche, più di altre coinvolte nell'esercizio delle funzioni proprie di questa figura di giurista. Sbocchi occupazionali: Impiego nei settori e uffici legali delle imprese. Esperti legali negli enti pubblici funzione in un contesto di lavoro: Gli esperti legali negli enti pubblici svolgono la propria attività presso le pubbliche amministrazioni, attraverso la gestione e il coordinamento delle attività degli uffici, curando gli aspetti legali dell'attività delle pubbliche amministrazioni, predisponendo documenti e atti legali, fornendo consulenza giuridica alla struttura di appartenenza. Competenze associate alla funzione: I soggetti compresi in questa categoria dispongono di solide competenze giuridiche, in particolare nelle materie pubblicistiche e amministrativistiche, con riferimento all'ordinamento sia nazionale che europeo ed internazionale. Tali competenze sono spese nell'esercizio delle funzioni proprie di questa figura di giurista nei contesti lavorativi in cui essa opera. Sbocchi occupazionali: Impiego negli uffici legali della pubblica amministrazione e degli organismi pubblici, sia nazionali che sovranazionali. Specialisti della gestione nella pubblica amministrazione Funzione in un contesto di lavoro: Gli specialisti della gestione nella pubblica amministrazione coordinano le attività degli uffici dell'amministrazione statale e locale, delle aziende autonome, delle agenzie e delle autorità, delle Università, degli Enti di Ricerca e del Servizio Sanitario Nazionale, formulano proposte e pareri nell'ambito delle attività amministrative che svolgono e delle procedure loro affidate, curano l'attuazione di progetti, coordinano le attività del personale subordinato. Competenze associate alla funzione: Conoscenza approfondita delle branche del diritto che interessano la sfera d'azione dell'ente in cui operano; capacità di elaborare testi giuridici e di gestione delle procedure amministrative. Sbocchi occupazionali: Impiego negli uffici dell'amministrazione statale e locale, negli Enti di Ricerca, nell'Università, nel Servizio Sanitario Nazionale.
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione
ITALIANO
Competenze associate alla funzione
Giurista I laureati in Giurisprudenza che intendano dedicarsi alle professioni tradizionali di avvocato, magistrato o notaio possiedono competenze giuridiche approfondite, anche in chiave comparatistica, nel campo del diritto pubblico, penale, amministrativo, privato, del lavoro, tributario, commerciale, internazionale e dell'Unione Europea. Tali competenze tecniche sono rafforzate da solidi studi e competenze maturate anche nelle materie di natura storico-filosofica ed economica. Alle competenze acquisite sono legate le capacità di applicare le regole giuridiche ai casi concreti e le capacità argomentative fondamentali nel campo tecnico-giuridico. I laureati in Giurisprudenza che intendano dedicarsi alle professioni di giurista d'impresa, di esperto legale di associazioni del terzo settore o di categoria (sindacati o associazioni datoriali), di funzionario/dirigente presso pubbliche amministrazioni o organizzazioni internazionali possiedono competenze adeguate in materia diritto privato, pubblico, amministrativo, commerciale, tributario, del lavoro, del diritto internazionale e dell'Unione europea. La formazione giuridica acquisita durante la frequenza del CdS consente al giurista d'impresa, al funzionario/dirigente pubblico o dell'organizzazione internazionale di integrare le proprie competenze giuridiche nell'ambito delle scelte aziendali, delle associazioni di categoria o delle organizzazioni pubbliche complesse. Oltre alle competenze nelle materie giuridiche, i laureati in Giurisprudenza acquisiscono anche competenze trasversali, sempre più importanti per l'accesso al mercato del lavoro. Tra queste meritano di essere ricordate le competenze maturate nell'ambito delle tecnologie digitali e delle loro applicazioni al contesto giuridico, nonché le competenze linguistiche in ambito legale, maturate oltre che con l'insegnamento dell'inglese giuridico, con alcuni insegnamenti erogati in lingua inglese.
Funzione in contesto di lavoro
Giurista Il Corso di laurea in Giurisprudenza forma figure professionali capaci di gestire questioni e problemi giuridici in differenti contesti lavorativi. Tali figure possiedono un patrimonio comune di competenze, consistenti in conoscenze giuridiche, di ambito nazionale e sopranazionale, di carattere multidisciplinare (storico-filosofico-giuridico-economico), spendibili in diversi contesti lavorativi, sia pubblici che privati, nonché specifiche competenze associate alla funzione propria dei diversi profili professionali presi in considerazione. Da un lato si tratta di profili associati all'esercizio delle tradizionali professioni legali: avvocati, magistrati, notai. Tali professioni comprendono la rappresentanza delle parti in giudizio, l'amministrazione della giustizia nei diversi gradi dei processi penali, civili e amministrativi, la consulenza legale in funzione di anticipazione e risoluzione delle controversie. Dall'altro lato si tratta di profili legati alla funzione di assistenza e consulenza di chi svolge attività d'impresa, delle associazioni di categoria, delle pubbliche amministrazioni, delle organizzazioni internazionali, in un contesto di elevata complessità, in ragione della crescita e della progressiva specializzazione degli adempimenti richiesti alle imprese e alle pubbliche amministrazioni.
Descrizione obiettivi formativi specifici
Il Corso si propone di fornire una formazione giuridica approfondita e articolata, che consenta ai laureati in Giurisprudenza di possedere la preparazione necessaria per accedere alle specifiche professioni legali (avvocatura, notariato, magistratura) o per svolgere tutte le professioni che richiedono una solida conoscenza del diritto e delle sue tecniche interpretative (ad es. dirigenza nell'amministrazione pubblica e privata, anche in ambito europeo e internazionale, carriera diplomatica, consulenza legale qualificata in vari contesti lavorativi). In questa prospettiva, il Corso offre una formazione giuridica completa, che consente agli studenti di comprendere contenuti e dinamiche proprie dei sistemi giuridici (nazionali e sovranazionali), nonché di acquisire la metodologia giuridica necessaria per affrontare e risolvere i problemi interpretativi e applicativi del diritto positivo. Gli insegnamenti del Corso curano i legami tra diversi sistemi giuridici (nazionale, europeo, internazionale), che interessano la produzione e l'applicazione del diritto e quindi i diversi contesti lavorativi in cui i laureati potranno trovarsi ad operare. Il percorso di studio si articola in 5 anni, con una media di circa 60 cfu per anno. Tali crediti formativi possono essere acquisiti attraverso il superamento di due diverse tipologie di esami: obbligatori e a scelta (la scelta riguarda alcuni specifici settori scientifico-disciplinari indicati nel piano di studi e la rosa dei cd. insegnamenti opzionali). Tali scelte offrono a ciascuno studente la possibilità di indirizzare e approfondire con una qualche flessibilità la propria formazione, perfezionandola in uno o più specifici ambiti del diritto, a seconda delle inclinazioni e degli interessi personali, anche nella prospettiva di una più agevole e coerente collocazione nel mercato del lavoro. A tal fine è previsto che una percentuale consistente di cfu sia riservata specificamente ad attività a libera scelta dello studente. Tali crediti formativi possono essere acquisiti in vari modi, fatto salvo il vincolo di coerenza con gli obiettivi formativi del Corso (superamento di ulteriori esami previsti dal Corso o attivati in Ateneo; partecipazione a seminari, convegni e/o corsi integrativi, purché accreditati in base alle regole approvate dal Consiglio di Corso e pubblicate nella relativa pagina web del CdS; svolgimento di tirocini presso enti pubblici, aziende private o studi professionali, previa stipula di apposita convenzione, nel rispetto delle regole di Facoltà e di Ateneo, oltre che delle regole approvate dal Consiglio di Corso e pubblicate nella relativa pagina web del CdS). Sono richieste inoltre un'idoneità per le abilità informatiche e una per le conoscenze linguistiche. I cfu previsti per il superamento degli esami e/o per l'attività di ricerca per la tesi di laurea possono essere ottenuti in parte anche durante soggiorni all'estero, alle condizioni dettate al riguardo dal regolamento didattico d'Ateneo. I complessivi 300 cfu necessari per il conseguimento del titolo sono completati con il superamento della prova finale. Tutte le diverse tipologie di esami (obbligatori e a scelta) riguardano quattro aree fondamentali di apprendimento: 1) l'area delle discipline storico-filosofiche; 2) l'area delle discipline privatistiche ed economiche; 3) l'area delle discipline pubblicistiche; 4) l'area dell'ordinamento internazionale e del diritto dell'Unione europea. 1) L'area delle discipline storico-filosofiche soddisfa una funzione essenzialmente di natura conoscitiva e culturale, preparatoria allo studio del diritto, poiché permette di riflettere sulla nascita e sulla maturazione dei concetti e degli istituti giuridici nei diversi contesti (storico-politico e sociale) in cui hanno avuto origine. 2) L'area delle discipline privatistiche ed economiche apre alla conoscenza e alla comprensione dei concetti e degli istituti fondamentali compresi nel codice civile, nelle leggi speciali e nelle norme attuative del diritto europeo e transnazionale, emanate in materia di diritto privato e commerciale, analizzate anche sotto il profilo processuale. 3) La terza area offre una conoscenza completa delle principali articolazioni del diritto pubblico, che riguardano i contenuti, la struttura, le dinamiche fondamentali interne all'ordinamento giuridico italiano, analizzate anche in prospettiva comparatistica. 4) La quarta area comprende le discipline che approfondiscono lo studio della struttura di base dell'ordinamento internazionale, delle relazioni tra gli Stati, del meccanismo istituzionale di integrazione europea, nonché della comparazione tra sistemi giuridici, in chiave sia costituzionalistica che privatistica.