Status professionale conferito dal titolo
Professionista del management internazionale
Grazie alla sua formazione poliedrica, questo/a professionista potrà operare in vari ambiti:
- imprese private internazionali, operando come junior manager o consulente strategico;
- PMI e startup che operano o intendano operare in contesti globali, come consulente per lo sviluppo
d’impresa ed export manager;
- aziende pubbliche, avendo come ruolo quello di intermediario o consulente per enti che operino o
intendano operare nel contesto internazionale.
Caratteristiche prova finale
La prova finale consiste nella stesura e nella discussione di un elaborato (tesi di laurea), in lingua inglese,
caratterizzato da elementi di originalità di carattere teorico e/o empirico avente per oggetto un
argomento, riconducibile, alle discipline principali del corso di studio. La metodologia di analisi adottata
deve essere adeguata agli standard accettati nelle discipline di riferimento del corso di laurea magistrale.
La tesi di laurea deve essere elaborata sotto la guida di un relatore.
Nella redazione della tesi di laurea il laureando dovrà mostrare la capacità di utilizzare effettivamente le
competenze acquisite, nonché il raggiungimento degli obiettivi formativi trasversali relativi alla capacità
di comunicazione, auto- apprendimento e autonomia di giudizio.
Conoscenze richieste per l'accesso
Per essere ammessi al CdLM occorre essere in possesso della Laurea o del Diploma Universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo, nonché dei requisiti curriculari e di un'adeguata preparazione personale. Le modalità di ammissione sono stabilite
nel Regolamento didattico del CdLM.
Abilità comunicative
I laureati magistrali sono in grado di comunicare le conoscenze e le conclusioni alle quali sono giunti
affrontando problemi di natura economico-aziendale e inerenti alla gestione dell'impresa nei mercati
internazionali. Il laureato magistrale è in grado di esprimersi in modo efficace e di confrontarsi con i diversi
interlocutori avendo acquisito particolari competenze di tipo comunicativo e un'abilità di confronto che incide
positivamente sul proprio profilo professionale. Il laureato magistrale deve inoltre possedere abilità
comunicative nel trasmettere ad altri, in privato ma anche in pubblico, le proprie convinzioni e nel dare le
spiegazioni dei fenomeni economici. Le abilità comunicative sono conseguite anche attraverso l'interazione con
i docenti e gli altri studenti nell'ambito delle situazioni didattiche anche di tipo seminariale e verificate
nell'ambito delle prove di profitto e prova finale.
Autonomia di giudizio
Il laureato magistrale deve possedere un'autonomia di giudizio che sia sganciata da pregiudizi ideologici e da
considerazioni di appartenenza politica. Deve riconoscere come unico vincolo professionale il codice etico e
della morale corrente, sapendo distinguere tra le soluzioni dei problemi economico-aziendali, che
avvantaggiano alcuni soggetti a danno di altri, dalle soluzioni degli stessi problemi d'interesse generale,
riferibile cioè all'intera collettività.
I laureati magistrali dovranno acquisire una piena capacità nel formulare giudizi autonomi e consapevoli con
riferimento al contesto strategico dei sistemi aziendali. Il laureato magistrale è in grado di formulare giudizi
critici e autonomi anche in assenza di tutte le informazioni utili.
L'autonomia di giudizio è conseguita attraverso lo studio critico e multidisciplinare.
L'autonomia di giudizio sarà valutata nell'ambito delle verifiche di profitto conseguenti ad ogni insegnamento
e nell'ambito della discussione dell'elaborato finale, in quanto o lo studente è chiamato ad argomentare le
proprie opinioni e a discuterle con la commissione di valutazione.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Area aziendale
Il laureato magistrale in International Management:
1. sviluppa la capacità di integrare le competenze di tipo funzionale in una visione globale dell'impresa, dei mercati in cui essa opera e della sua strategia competitiva, in relazione anche alle specificità di ogni azienda e organizzazione (dimensione, scopo, soggetto giuridico, attività economica, ecc);
2. sviluppa le abilità e le competenze necessarie in ambito amministrativo al fine di poter comunicare in maniera sinergica con i responsabili delle diverse aree funzionali aziendali, con i mercati finanziari e con i professionisti del diritto societario e tributario;
3. sviluppa una visione integrata delle problematiche della gestione strategica e operativa delle imprese che operano a livello globale, tenendo conto delle peculiarità di un contesto di tipo internazionale e spesso multiculturale;
4. acquisisce le competenze e gli strumenti operativi tipicamente necessari per lo svolgimento della consulenza aziendale;
5. applica le conoscenze acquisite sui temi di strategia internazionale, al fine di costruire ed interpretare i modelli strategici delle imprese;
6. valuta e programma la struttura finanziaria di un'impresa e sceglie tra diverse forme di finanziamento.
Area economica
Il laureato magistrale in International Management:
1. applica le conoscenze economiche atte a riconoscere le macro-variabili di contesto (economiche, istituzionale e tecnologico) che condizionano, anche in una prospettiva storica, le decisioni delle imprese internazionali.
AREA GIURIDICA
Il laureato magistrale in International Management:
1. applica le conoscenze acquisite in ambito normativo per individuare le specificità del diritto societario in ambito internazionale.
AREA MATEMATICO-STATISTICA
Il laureato magistrale in International Management:
1. possiede capacità di lettura e interpretazione delle analisi quantitative e statistiche applicate ai fenomeni riguardanti la localizzazione delle imprese, l'innovazione tecnologica e la diffusione della conoscenza;
2. sviluppa capacità nell'utilizzo dei software specialistici per le analisi quantitative dei fenomeni economici.
AREA TRASVERSALE
Il laureato magistrale in International Management:
1. sviluppa competenze e capacità pratiche, di analisi di problemi, anche complessi, capacità di problem solving, capacità di presentare e discutere i risultati delle proprie elaborazioni;
2. sviluppa capacità di analizzare con spirito critico la realtà, con specifico riferimento alle dinamiche dei contesti internazionali dai punti di vista sociale, economico, politico e giuridico.
Capacità di apprendimento
Il laureato magistrale in deve essere in grado di apprendere con facilità l'evoluzione delle realtà aziendali e dei
mercati e le nuove metodologie di analisi e di ricerca scientifica.
La preparazione acquisita con approccio critico nel corso della partecipazione alle lezioni e alle varie attività
didattiche, oltre che attraverso lo studio personale, renderà il laureato autonomo nell'aggiornare e sviluppare
le proprie conoscenze e competenze in ambiente professionale o accademico. La verifica dell'acquisita capacità
di apprendimento avviene mediante valutazioni in forma scritta e/o orale, collocate alla fine del periodo di formazione e/o durante lo stesso.
Le capacità di apprendimento sono naturalmente connesse con il percorso didattico.
Conoscenza e comprensione
Area aziendale
Il laureato magistrale in International Management:
1. conosce e comprende il funzionamento delle principali aree funzionali aziendali: pianificazione e controllo di gestione, marketing, finanza aziendale, organizzazione aziendale, gestione strategica, tecnologie emergenti, finalizzate ad una gestione integrata e coerente delle imprese e delle organizzazioni;
2. possiede una preparazione di livello avanzato che consente una visione articolata ed integrata delle tematiche di corporate governance, fusioni e acquisizioni (M&A), reporting internazionale, public management, progettazione europea compresa la partecipazione ai bandi;
3. conosce gli strumenti operativi tipicamente necessari per lo svolgimento della consulenza aziendale, inclusa la consulenza sulla digital transformation e le strategie legate alla sostenibilità;
4. conosce le modalità per la creazione di una nuova impresa e comprende le peculiarità dei fenomeni dell'imprenditorialità e della sua dimensione sociale;
5. conosce principi e metodologie da applicare e utilizzare nella definizione e successiva implementazione di una efficace strategia di sviluppo di impresa;
6. conosce le metodologie e gli strumenti per definire, implementare, comprendere e valutare le scelte strategiche delle aziende operanti in contesti internazionali;
7. conosce le metodologie e tecniche di marketing per il lancio internazionale di nuovi prodotti;
8. conosce gli strumenti per la valutazione della struttura finanziaria di un'impresa e comprende come programmare e scegliere tra diverse forme di finanziamento.
Area economica
Il laureato magistrale in International Management:
1. conosce e ha padronanza delle discipline economiche per comprendere e sviluppare capacità di analisi dei problemi dei mercati internazionali
AREA GIURIDICA
Il laureato magistrale in International Management:
1. conosce le norme del diritto societario e le modalità per individuare le problematiche e le corrispondenti soluzioni in ambito internazionale
AREA MATEMATICO-STATISTICA
Il laureato magistrale in International Management:
1. possiede un'adeguata conoscenza delle metodologie e degli strumenti matematici e statistici per l''analisi di dati economici e aziendali.
AREA TRASVERSALE
Il laureato magistrale in International Management:
1. conosce le modalità attraverso le quali analizzare i problemi e come risolverli, anche in situazione di complessità;
2. conosce la realtà, con specifico riferimento alle dinamiche economiche, giuridiche e sociali dei contesti internazionali
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Professionista del management internazionale
Grazie alla sua formazione poliedrica, questo/a professionista potrà operare in vari ambiti:
- imprese private internazionali, operando come junior manager o consulente strategico;
- PMI e startup che operano o intendano operare in contesti globali, come consulente per lo sviluppo
d'impresa ed export manager;
- aziende pubbliche, avendo come ruolo quello di intermediario o consulente per enti che operino o
intendano operare nel contesto internazionale.
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione
INGLESE
Competenze associate alla funzione
Professionista del management internazionale
Il/La professionista possiede capacità di:
- - operare sul mercato del lavoro internazionale;
- sviluppare attività legate all'innovazione e allo sviluppo tecnologico;
- valutare e scegliere tra le diverse fonti di finanziamento disponibili;
- definire la strategia di internazionalizzazione;
- predisporre ricerche e piani di marketing internazionale;
- operare in contesti multi-culturali;
- scegliere le opportunità derivanti dal mercato internazionale;
- redigere piani di sviluppo d'impresa per i mercati globali e piani di sviluppo sui fondi europei;
- leggere e comprendere dati statistici per l'elaborazione di analisi di mercato- definire le strategie di ingresso nei
mercati obiettivo;
- applicare i principi di sostenibilità economica, ambientale e sociale nello sviluppo del proprio lavoro.
Funzione in contesto di lavoro
Professionista del management internazionale
Nel proprio contesto lavorativo questo/a professionista:
- utilizza i principi e le metodologie necessarie per la selezione dei mercati obiettivo e per la misurazione e
previsione della domanda internazionale;
- valuta gli investimenti e le forme di finanziamento, focalizzandosi anche nell'ambito europeo con i fondi diretti
e indiretti, in particolare sulla base del PNRR, relativamente ai risultati concernenti le "milestone" e i "target";
- analizza le opportunità di fusioni e acquisizioni, alleanze strategiche e joint ventures in un panorama
internazionale;
- gestisce e coordina team multiculturali, promuovendo la diversità come punto di forza per l'organizzazione;
- valuta vincoli e opportunità delle disposizioni normative nazionali e internazionali relative alle società (ESG);
- analizza, esamina e interpreta le informazioni necessarie per formulare pareri e proposte su questioni finanziarie e legali;
- applica i metodi e utilizza gli strumenti matematico statistici per l'analisi dei dati economico-aziendali;
- applica i metodi e utilizza gli strumenti matematico statistici per l'analisi degli scambi economici internazionali e
delle dinamiche di localizzazione delle imprese;
- utilizza metodologie e strumenti per implementare e valutare le scelte strategiche di aziende operanti in contesti
internazionali con particolare attenzione agli strumenti finanziari, agli aspetti di integrazione logistica ed al
mercato del lavoro internazionale;
- applica le tecniche di marketing per il lancio internazionale di nuovi prodotti;
- predispone piani di marketing e progetta e realizza ricerche di marketing internazionale;
- Interpreta dati matematico-statistici riguardanti la localizzazione delle imprese, l'innovazione tecnologica e la
diffusione della conoscenza;
- Interpreta e analizza i sistemi di corporate governance;
- utilizza software specialistici per le analisi quantitative dei fenomeni economici;
- valuta gli impatti della competizione internazionale sui processi aziendali, sulle strutture e sugli investimenti;
- riconosce le variabili di contesto che condizionano le decisioni delle imprese internazionali (ESG, mercato del
lavoro e flussi migratori, Supply Chain);
- applica le tecniche e gli strumenti per la gestione e la diffusione dell'innovazione in un contesto globale.
Descrizione obiettivi formativi specifici
Il CdLM in International management si propone di raggiungere i seguenti obiettivi formativi specifici:
- promuovere una profonda comprensione delle dinamiche globali attraverso lo sviluppo di una visione
integrata delle problematiche della gestione strategica e operativa delle imprese che operano a livello
globale, tenendo conto delle peculiarità di un contesto di tipo internazionale e spesso multiculturale;
- potenziare le capacità analitiche, applicando le conoscenze acquisite sui temi di strategia internazionale.
Ciò consente di costruire ed interpretare i modelli strategici delle imprese; valutare gli impatti della
competizione internazionale sui processi aziendali, strutture organizzative ed investimenti;
- sviluppare una consapevolezza critica riguardo alle macro-variabili di contesto come quelle economiche,
istituzionali e tecnologiche. Questo permette di riconoscere i fattori chiave che influenzano le decisioni
delle imprese in un'ottica internazionale e, al contempo, di applicare tale consapevolezza in situazioni
reali e complesse;
- incoraggiare una cultura dell'innovazione e dell'adattabilità, sottolineando l'importanza della flessibilità
nel rispondere ai cambiamenti rapidi dei mercati globali e alle esigenze diverse degli attori provenienti da
diversi contesti culturali.
Il raggiungimento degli obiettivi formativi indicati si riflette sulla struttura del percorso di studi e sulla distribuzione
dei crediti dedicati a diverse aree disciplinari. Il CdLM prevede sia insegnamenti obbligatori (caratterizzanti e affini)
che opzionali, con una particolare enfasi su diverse discipline chiave.
La struttura del corso di studi prevede insegnamenti dell'area aziendale, specificamente dei SSD Economia
Aziendale (SECS-P/07), Economia e gestione delle Imprese (SECS-P/08), Finanza Aziendale (SECS-P/09),
Organizzazione Aziendale (SECS-P/10), Economia degli intermediari finanziari (SECS-P11); dell'area economica,
ossia Economia Politica (SECS-P/01), Politica economica (SECS-P/02), Scienza delle finanze (SECS-P/03), Economia
applicata (SECS-P/06); dell'area giuridica, nello specifico Diritto commerciale (IUS/04), Diritto tributario(IUS/12),
Diritto dell'Unione Europea (IUS/14); dell'area statistico matematica (SECS-S/01).
l piano di studi, inoltre, prevede ulteriori crediti a valere su:
- area a scelta studente;
- tirocinio;
- ulteriori attività formative;
- prova finale.
Per quanto concerne le attività a scelta studente, si tratta di iniziative appositamente strutturate per arricchire le
conoscenze e competenze degli studenti (seminari accreditati), oppure di insegnamenti ulteriori scelti dagli
studenti e dalle studentesse per personalizzare la propria carriera accademica approfondendo argomenti di
interesse, oppure di esperienze di tirocinio ulteriori rispetto a quello curriculare, che rispondono a determinate
caratteristiche definite dal consiglio di corso.
Il tirocinio prevede lo svolgimento di attività lavorativa presso organizzazioni pubbliche e private, preferibilmente
internazionali, o comunque con attività locale ma apertura internazionale, da svolgere durante il secondo anno di
corso.
Le ulteriori attività formative fanno riferimento alle abilità informatiche e ai possibili laboratori.
L'insieme delle attività proposte, unitamente a metodi di insegnamento attivi e modalità di valutazione
dell'apprendimento adeguate alla tipologia di studenti e studentesse, mira a sviluppare le competenze necessarie
per comprendere la realtà economica aziendale, promuovendo l'autonomia di giudizio e la capacità di adattarsi
alle evoluzioni nei sistemi economici e aziendali. Inoltre, si enfatizza lo sviluppo di abilità comunicative adeguate.
L'organizzazione dell'offerta didattica promuove un approccio interdisciplinare, con lezioni tradizionali, corsi integrativi e seminari di approfondimento tenuti da esperti in vari settori aziendali, giuridici ed economici.