Status professionale conferito dal titolo
Archeologo
- istituzioni preposte alla conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico, come strutture centrali e periferiche del MIC;
- società operanti nel recupero delle emergenze archeologiche e come consulente libero professionista;
- organismi e unità di studio e di ricerca, di conservazione del patrimonio archeologico, artistico, documentario e monumentale presso enti ed istituzioni, pubbliche e private
(quali Università, centri di ricerca, Comuni, Province, Regioni, fondazioni);
- società, cooperative e altri gruppi privati operanti in forma di collaborazione o di consulenza con gli enti preposti alla tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio archeologico.
Consulente esperto nella progettazione di valorizzazione, comunicazione, produzione editoriale inerente al patrimonio archeologico, anche ai fini turistici
- Operatore editoriale qualificato presso istituzioni pubbliche e private operanti nel settore della produzione della conoscenza, della comunicazione e della divulgazione dei Beni archeologici
- strutture periferiche del MIC,
- Università e Centri di ricerca,
- musei pubblici e privati,
- enti locali,
- case editrici specializzate,
- riviste scientifiche specializzate,
- società di gestione di siti web.
Operatore nei musei, nei siti e parchi archeologici, nei luoghi di cultura
-Musei pubblici e privati (musei gestiti dalla Direzione
regionale dei Musei o musei autonomi);
-musei civici;
-musei e collezioni private, monumenti, siti e parchi
archeologici, luoghi di cultura, enti locali, fondazioni.
Caratteristiche prova finale
La prova finale per il conseguimento del titolo di studio consisterà nell'esposizione di un elaborato scritto di natura scientifica, su un argomento inedito da concordare con uno dei docenti del corso. L'elaborato dovrà avere un carattere contributivo e non compilativo e dovrà rispettare le caratteristiche e l'estensione indicate nel regolamento didattico del Corso di studio. Attraverso la discussione pubblica, il candidato sarà in grado di dimostrare l'autonomia acquisita e il livello specialistico di conoscenze e competenze raggiunto nell'ambito disciplinare di riferimento, con attenzione alle interconnessioni con gli ambiti correlati.
Conoscenze richieste per l'accesso
Per accedere al Corso di Laurea Magistrale in Archeologia occorre essere in possesso di una laurea o un diploma universitario di durata triennale o di altro titolo di studio equipollente conseguito all’estero. Inoltre, è necessario essere in possesso di adeguati requisiti curriculari inerenti alle discipline storiche (L-ANT/02, L-ANT/03; M-STO/01, M-STO/02, M-STO/03, M-STO/04), a quelle delle civiltà antiche e medievali (L-FIL-LET/02, L-FIL-LET/04) alle discipline in ambito architettonico, all’ambito archivistico-librario, demo-etno-antropologico (ICAR/15, ICAR/19, L-ANT/01, L-ANT/07, L-ANT/08, L-OR/05, L-OR/06, L-ART/04, M-STO/08, M-STO/09, M-DEA/01) e alla legislazione dei beni culturali (IUS/09 o IUS/14) per un totale di almeno 60 CFU.
Per la verifica dell'adeguatezza della preparazione personale è prevista una prova, secondo modalità che sono definite nel regolamento didattico del CdS, pubblicato sul sito web del Corso di Studio, il quale disciplina anche gli eventuali casi di esonero.
È richiesta la conoscenza della lingua inglese di livello B1 che verrà verificata durante la prova d’accesso.
Abilità comunicative
Il laureato saprà descrivere con terminologia appropriata gli aspetti tecnici, iconografici e stilistici dei manufatti esaminati, collocandoli nei rispettivi contesti cronologici e culturali di riferimento.
Saprà comunicare i risultati delle ricerche relative alle tematiche dell'archeologia, sia a livello specialistico sia a beneficio di un pubblico ampio e articolato, mediante l'utilizzo di tecniche di comunicazione, calibrate sulle caratteristiche dei destinatari. Sarà capace di utilizzare, oltre alla lingua italiana, la lingua inglese a livello B2 anche con un lessico specialistico.
Le abilità comunicative verranno sviluppate attraverso diverse attività formative: lezioni frontali nell'ambito di insegnamenti specificamente orientati alla condivisione della conoscenza e alla comunicazione dei beni culturali, laboratori che valorizzano l'interazione con diverse fasce di pubblico, scavi archeologici, partecipazione strutturata a manifestazioni che coinvolgono il patrimonio archeologico, visite guidate, esercitazioni, convegni e seminari che prevedono l'interazione con interlocutori diversi (studiosi e rappresentati delle istituzioni, ma anche semplici fruitori e interessati al patrimonio culturale, appartenenti a diversi livelli d'istruzione e fasce d'età).
La verifica delle capacità di apprendimento sarà diversificata in base al tipo di attività formativa e si attuerà con prove (intermedie e finali) scritte e orali, test, produzione di relazioni ed altri elaborati, adeguati alle differenti occasioni e ai diversi mezzi di comunicazione.
La presentazione e la discussione dell'elaborato finale rappresenterà un fondamentale momento di verifica complessiva, anche delle abilità comunicative conseguite.
Autonomia di giudizio
I laureati magistrali maturano la consapevolezza delle peculiarità del patrimonio archeologico mediterraneo ed europeo, con particolare riferimento alla Sardegna. Grazie all'applicazione sistematica del metodo analogico-comparativo, essi potranno inquadrare i complessi materiali analizzati in una prospettiva ampia, europea e mediterranea, sottolineandone criticamente le fitte interrelazioni. Saranno così in grado di integrare le conoscenze e di formulare giudizi e, giungendo a proporre interpretazioni innovative nella ricostruzione dei modi di vita e delle forme di organizzazione socio-economica nelle differenti epoche del passato. Su tali basi di conoscenze anche autonomamente acquisite, sono in grado di agire in modo creativo nel porre nella più larga condivisione la conoscenza del patrimonio archeologico e nella sua valorizzazione, nonché di produrre riflessioni sulle ricadute sociali ed etiche dei giudizi e delle conoscenze acquisite in campo archeologico.
L'autonomia di giudizio verrà sviluppata attraverso lezioni frontali, campagne di scavo, laboratori, visite guidate, esercitazioni, convegni e seminari.
Le attività di verifica saranno diversificate in base alla tipologia dell'attività formativa e si attueranno attraverso prove scritte e orali, test, relazioni ed elaborati scritti e grafici.
La progettazione, il reperimento, la selezione ragionata della bibliografia e dei materiali di studio e la formulazione di riflessioni critiche nella tesi finale costituiranno un ulteriore momento di verifica dell'autonomia di giudizio acquisita.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Area della preistoria e protostoria
Il laureato magistrale in archeologia è in grado di:
- produrre, collazionare ed elaborare in forma integrata dati originali e dati (ivi inclusa la documentazione grafica) desunti dalle attività di prospezione e dallo scavo stratigrafico anche subacqueo, per interpretare i paesaggi archeologici, le stratigrafie e le associazioni di contesto, i siti e le strutture abitative, cultuali e funerari, in rapporto a insediamenti riflettenti i differenti gradi di articolazione della complessità sociale, dalle organizzazioni elementari alle società pre-statali;
- riconoscere e classificare le principali categorie di produzioni materiali mobiliari e monumentali secondo una prospettiva tecno-tipologica, collocandole nel corretto inquadramento cronologico, culturale e storico;
- trattare consapevolmente le specifiche categorie di manufatti ed ecofatti nel contesto di reperimento e in laboratorio secondo i più aggiornati protocolli conservativi ai fini della preservazione del potenziale informativo intrinseco e della tutela del dato;
- censire le emergenze archeologiche preistoriche e protostoriche, e valutarne la pertinenza agli specifici ambiti funzionali, produttivi, culturali, ideologici, simbolici, nonché alle diverse fasi culturali;
- descrivere con terminologia appropriata gli aspetti tecnici, tipologici, formali e simbolici dei manufatti esaminati;
- reperire e utilizzare strumenti bibliografici e informatici utili per l'approfondimento autonomo di problemi inerenti a uno specifico campo di studio.
Area dell'archeologia fenicio-punica e dell'oriente mediterraneo
Il laureato magistrale in archeologia è in grado di:
- produrre, collazionare ed elaborare in forma integrata dati originali e dati (ivi inclusa la documentazione grafica) desunti dalle attività di prospezione e dallo scavo stratigrafico anche subacqueo, per interpretare i paesaggi archeologici, le stratigrafie e le associazioni di contesto, i siti e le strutture abitative, cultuali e funerari, in rapporto a insediamenti rurali e urbani relativi alle società pre-statali e statali del Vicino oriente, dell'Egitto e del mondo punico;
- riconoscere e classificare le principali categorie di produzioni materiali monumentali e mobiliari secondo una prospettiva tecno-tipologica, collocandole nel corretto inquadramento cronologico, culturale e storico;
- trattare consapevolmente le specifiche categorie di manufatti ed ecofatti nel contesto di reperimento e in laboratorio secondo i più aggiornati protocolli conservativi ai fini della preservazione del potenziale informativo intrinseco e della tutela del dato;
- censire le emergenze archeologiche di età protostorica e storica relative alle entità culturali del Vicino Oriente, dell'Egitto e del mondo punico, e valutarne la pertinenza agli specifici ambiti funzionali, produttivi, culturali, ideologici, simbolici, nonché alle diverse fasi del loro divenire storico;
- descrivere con terminologia appropriata gli aspetti tecnici, tipologici, formali e simbolici dei manufatti esaminati;
- reperire e utilizzare strumenti bibliografici e informatici utili per l'approfondimento autonomo di problemi attinenti allo specifico ambito di studio.
Area dell'archeologia classica
Il laureato magistrale in archeologia è in grado di:
- produrre, collazionare ed elaborare in forma integrata dati originali e dati (ivi inclusa la documentazione grafica) desunti dalle attività di prospezione e dallo scavo stratigrafico anche subacqueo, per interpretare i paesaggi archeologici, le stratigrafie e le associazioni di contesto, i siti e le strutture abitative, cultuali e funerari, in rapporto a insediamenti rurali e urbani e all'organizzazione socio-politica delle civiltà greca e romana nell'ambito della regione europea e mediterranea, dall'età del Bronzo all'età tardoantica;
- riconoscere e classificare le principali categorie di produzioni materiali monumentali e mobiliari e artistiche secondo una prospettiva tipologica e iconologica, collocandole nel corretto inquadramento cronologico, culturale e storico;
- trattare consapevolmente le specifiche categorie di manufatti ed ecofatti nel contesto di reperimento e in laboratorio secondo i più aggiornati protocolli conservativi, ai fini della preservazione del potenziale informativo intrinseco e della tutela del dato;
- censire le emergenze archeologiche del periodo greco-romano dal Medio Elladico all'età tardoantica, e valutarne la pertinenza agli specifici ambiti funzionali, produttivi, culturali, ideologici, simbolici, nonché alle diverse fasi del loro divenire storico;
- descrivere con terminologia appropriata gli aspetti tecnici, tipologici, formali, simbolici, iconologici dei manufatti esaminati;
- reperire e utilizzare strumenti bibliografici e informatici utili per l'approfondimento autonomo di problemi attinenti allo specifico ambito di studio.
Area delle archeologie post-classiche
Il laureato magistrale in archeologia è in grado di:
- produrre, collazionare ed elaborare in forma integrata dati originali e dati (ivi inclusa la documentazione grafica) desunti dalle attività di prospezione e dallo scavo stratigrafico anche subacqueo, per interpretare i paesaggi archeologici, le stratigrafie e le associazioni di contesto, i siti e le strutture abitativi, cultuali e funerari, in rapporto a insediamenti rurali e urbani inerenti alle società dell'Europa e del mondo mediterraneo nell'epoca tardoantica e paleocristiana e nelle diverse fasi di quella medievale e postmedievale;
- riconoscere e classificare le principali categorie di produzioni materiali monumentali e mobiliari secondo una prospettiva tecno-tipologica, collocandole nel corretto inquadramento cronologico, culturale e storico;
- trattare consapevolmente le specifiche categorie di manufatti ed ecofatti nel contesto di reperimento e in laboratorio secondo i più aggiornati protocolli conservativi ai fini della preservazione del potenziale informativo intrinseco e della tutela del dato;
- censire le emergenze archeologiche del periodo postclassico e valutarne la pertinenza agli specifici ambiti funzionali, produttivi, culturali, ideologici, simbolici, nonché alle diverse fasi del loro divenire storico;
- descrivere con terminologia appropriata gli aspetti tecnici, tipologici, formali e simbolici dei manufatti esaminati;
- reperire e utilizzare strumenti bibliografici e informatici utili per l'approfondimento autonomo di problemi attinenti allo specifico ambito di studio.
Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti attività formative:
Area metodologica
Il laureato magistrale in Archeologia è in grado di:
- riconoscere e inquadrare sotto l'aspetto cronologico e culturale i manufatti archeologici;
- effettuare la documentazione grafica e fotografica dei contesti di scavo e dei manufatti, anche mediante le tecniche più aggiornate di rilevamento;
- analizzare le caratteristiche tecnologiche, tipologiche e iconografiche dei manufatti archeologici mobili e monumentali, al fine di procedere alla loro interpretazione;
- classificare, catalogare e schedare i manufatti del patrimonio archeologico utilizzando gli standard ufficiali in vigore e le più aggiornate tecniche informatiche;
- valutare l'opportunità, l'incidenza e l'efficacia degli interventi di restauro sulle differenti categorie di manufatti, sia a scopo conservativo sia a scopo di valorizzazione.
- elaborare idee originali in un ambiente interdisciplinare di ricerca;
- progettare attività per il recupero, la conservazione, la condivisione pubblica e la messa in valore dei beni e dei paesaggi archeologici, anche a fini didattici e turistici.
Capacità di apprendimento
L'insegnamento verrà impostato mediante una didattica interattiva e laboratoriale in modo da valorizzare le competenze selettive e comparative, ai fini dell'acquisizione di un metodo di apprendimento e una capacità di elaborazione autonoma.
Le capacità di apprendimento verranno acquisite con lezioni frontali, laboratori, scavi, esercitazioni, convegni e seminari.
La verifica delle capacità di apprendimento saranno diversificate in base alla tipologia dell'attività formativa e si attuerà con verifiche scritte e orali, test, relazioni ed elaborati.
La stesura e la discussione dell'elaborato finale rappresenterà un fondamentale momento di verifica complessiva.
Conoscenza e comprensione
Area della preistoria e protostoria
Il laureato magistrale in archeologia avrà:
- conoscenza e comprensione del registro archeologico relativo ai processi insediativi delle società elementari e nei differenti gradi di complessità pre-statali dal Paleolitico all'età del Ferro, inteso nella sua più ampia declinazione spaziale in ambito europeo e mediterraneo, con particolare riferimento alla Sardegna;
- conoscenza della natura e della portata informativa globale delle fonti materiali ecofattuali ed artefattuali del registro archeologico e della complessità delle loro relazioni contestuali;
- conoscenza delle metodologie di recupero del dato materiale e contestuale, della documentazione sul terreno e in laboratorio, della datazione relativa e assoluta, delle tecniche archeometriche di caratterizzazione delle produzioni materiali e del loro valore funzionale;
- conoscenza delle norme e degli standard tecnici di censimento, inventariazione, classificazione, studio analitico, interpretativo e comparativo di ecofatti, di manufatti e di siti di epoca preistorica e protostorica, intesi nella complessità delle loro correlazioni significative.
Area dell'archeologia fenicio-punica e dell'oriente mediterraneo
Il laureato magistrale in archeologia avrà:
- conoscenza e comprensione dei processi storici, del relativo registro archeologico e delle fonti indirette inerenti alle società del Vicino oriente e dell'Egitto nei differenti momenti di sviluppo e di influenza culturale nelle società del Mediterraneo centrale e occidentale, dalla fine del II millennio all'età alto-medievale;
- conoscenza della natura e della portata informativa globale delle fonti materiali ecofattuali ed artefattuali del registro archeologico relative alle fasi di interesse e della complessità delle loro relazioni contestuali;
- conoscenza delle metodologie di recupero del dato materiale e contestuale, della documentazione sul terreno e in laboratorio, della datazione su base tipologica, delle tecniche archeometriche di caratterizzazione delle produzioni materiali e del loro valore funzionale;
- conoscenza delle norme e degli standard tecnici di censimento, inventariazione, classificazione, studio analitico, interpretativo e comparativo dei manufatti, dei monumenti e delle manifestazioni simboliche delle entità pre-statali e statali del Vicino oriente antico, della loro espansione coloniale e commerciale nell'Occidente mediterraneo fino all'età alto-medievale, nella complessità delle loro interrelazioni con le culture locali.
Area dell'archeologia classica
Il laureato magistrale in archeologia avrà:
- conoscenza e comprensione dei processi storici, del relativo registro archeologico e delle fonti indirette inerenti al mondo greco e romano nel contesto mediterraneo, dall'età del bronzo all'età tardo-antica;
- conoscenza della natura e della portata informativa globale delle fonti materiali artefattuali del registro archeologico, delle fonti indirette testuali relative alle fasi di interesse e della complessità delle reciproche relazioni contestuali;
- conoscenza della natura e delle forme delle manifestazioni di simbolismo e artistiche, della loro evoluzione diacronica sotto l'aspetto iconografico e sotto quello della profonda significazione socio-politica;
- conoscenza delle metodologie di recupero del dato materiale e contestuale, della documentazione sul terreno e in laboratorio, dei principi di datazione relativa e su base tipologica, delle tecniche archeometriche di caratterizzazione delle produzioni materiali e del loro valore funzionale;
- conoscenza delle norme e degli standard tecnici di censimento, inventariazione, classificazione, studio analitico, interpretativo e comparativo dei manufatti, dei monumenti e delle manifestazioni simboliche inerenti alle società europee e mediterranee nei secoli tra l'età del Bronzo antichità e l'età tardo-antica, anche legate alla diffusione della civiltà ellenica e alla romanizzazione del mondo mediterraneo.
Area delle archeologie post-classiche
Il laureato magistrale in archeologia avrà:
- conoscenza e comprensione dei processi storici, del relativo registro archeologico e delle fonti indirette inerenti alle società dell'Europa e del mondo mediterraneo nell'epoca tardoantica e paleocristiana e nelle diverse fasi di quella medievale e postmedievale;
- conoscenza della natura e della portata informativa globale delle fonti materiali ecofattuali ed artefattuali del registro archeologico relative alle fasi di interesse e della complessità delle loro relazioni contestuali;
- conoscenza delle metodologie di recupero del dato materiale e contestuale, della documentazione sul terreno e in laboratorio, della datazione relativa e assoluta, delle tecniche archeometriche di caratterizzazione delle produzioni materiali e del loro valore funzionale;
- conoscenza delle norme e degli standard tecnici di censimento, inventariazione, classificazione, studio analitico, interpretativo e comparativo dei manufatti, dei monumenti e delle manifestazioni simboliche inerenti alle società europee e mediterranee nei secoli tra la fine dell'antichità e l'alto medioevo, anche legate alla diffusione del cristianesimo, e agli assetti politico-istituzionali, socio-economici e culturali registrabili nel secoli del pieno medioevo e nell'età moderna e contemporanea.
Area metodologica
Il laureato magistrale in archeologia acquisisce:
- conoscenza approfondita dei principi teorici, dei metodi e delle tecniche più avanzate per il recupero sul terreno e in ambiente subacqueo dei dati relativi al patrimonio dei beni e del paesaggio archeologico, per il loro censimento, per la loro conservazione preliminare, per il loro trattamento in laboratorio e la diagnostica della loro natura anche ai fini della conservazione, per la per la loro catalogazione, per la loro interpretazione sistematica, per la loro condivisione presso i differenti livelli di portatori di interesse, per la loro valorizzazione.
- conoscenza e comprensione del patrimonio archeologico in relazione alle differenti fasi diacroniche di articolazione della disciplina, delle sue relazioni contestuali in contesto stratigrafico e nella distribuzione spaziale intra- ed extra-sito, del processo di sviluppo diacronico delle forme di costruzione del paesaggio archeologico, ivi incluso l'ambiente subacqueo. Conoscenza e comprensione del metodo dello scavo stratigrafico sulla terraferma e in ambiente subacqueo, del recupero contestuale, della determinazione della cronologia assoluta e relativa.
- conoscenza dei metodi di rilevamento e documentazione dei beni e dei paesaggi archeologici, anche mediante l'impiego delle più aggiornate tecniche di documentazione digitale.
- conoscenza di metodi e tecniche analitiche diagnostiche ai fini della caratterizzazione dei materiali, dell'analisi dello stato di degrado e dell'azione conservativa ai fini della tutela e della messa in valore dei beni archeologici.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Archeologo
- istituzioni preposte alla conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico, come strutture centrali e periferiche del MIC;
- società operanti nel recupero delle emergenze archeologiche e come consulente libero professionista;
- organismi e unità di studio e di ricerca, di conservazione del patrimonio archeologico, artistico, documentario e monumentale presso enti ed istituzioni, pubbliche e private
(quali Università, centri di ricerca, Comuni, Province, Regioni, fondazioni);
- società, cooperative e altri gruppi privati operanti in forma di collaborazione o di consulenza con gli enti preposti alla tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio archeologico.
Consulente esperto nella progettazione di valorizzazione, comunicazione, produzione editoriale inerente al patrimonio archeologico, anche ai fini turistici
- Operatore editoriale qualificato presso istituzioni pubbliche e private operanti nel settore della produzione della conoscenza, della comunicazione e della divulgazione dei Beni archeologici
- strutture periferiche del MIC,
- Università e Centri di ricerca,
- musei pubblici e privati,
- enti locali,
- case editrici specializzate,
- riviste scientifiche specializzate,
- società di gestione di siti web.
Operatore nei musei, nei siti e parchi archeologici, nei luoghi di cultura
-Musei pubblici e privati (musei gestiti dalla Direzione
regionale dei Musei o musei autonomi);
-musei civici;
-musei e collezioni private, monumenti, siti e parchi
archeologici, luoghi di cultura, enti locali, fondazioni.
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione
ITALIANO
Competenze associate alla funzione
Archeologo
1) CONOSCENZE relative: all'archeologia, sia a livello di sviluppo diacronico complessivo sia a livello teorico-metodologico; - all'iconologia e alla storia dell'arte antica e cristiana; - alla storia antica e medievale; - alla topografia e agli studi sul paesaggio antropizzato; - alla teoria e tecnica della diagnostica dei manufatti archeologici monumentali e mobiliari; - alla normativa e alle procedure vigenti in materia di catalogazione a livello nazionale e internazionale; - alla normativa inerente ai beni culturali e in materia di archiviazione e gestione dei dati; - alle norme in materia della privacy e del diritto d'autore; - alle norme in merito alla sicurezza del cantiere; - alla lingua italiana e alla lingua inglese al livello B2, con riferimento anche ai lessici disciplinari; - alle principali applicazioni informatiche.
2) ABILITÀ nel - valutare sotto il profilo storico-critico i beni archeologici, anche con riferimento alle tecnologie applicate; - inquadrare i beni archeologici nel contesto ambientale, topografico e cronologico di riferimento; - coadiuvare nell'elaborazione di relazioni storico-critiche; - identificare, analizzare e descrivere contesti archeologici; - seguire cantieri di prospezioni, scavo, restauro archeologici sotto coordinamento; - interpretare sequenze stratigrafiche di differente livello di complessità; effettuare scavi di reperti antropologici in presenza prevalente di contesti archeologici; - dirigere analisi archeologiche degli elevati e delle architetture di diverse epoche storiche; - dirigere sotto coordinamento l'impiego di tecniche fotogrammetriche per l'analisi e lo studio e la progettazione di interventi su beni, contesti e siti archeologici; - valutare la necessità di indagini diagnostiche e interpretarne i dati risultanti; - progettare e gestire attività di inventariazione e catalogazione di contesti, siti e beni archeologici in conformità agli standard vigenti; - partecipare alla redazione di progetti preliminari e definitivi, anche in équipe; - elaborare e redigere perizie di spesa; - verificare la corretta esecuzione di lavori nel campo dei beni archeologici; - partecipare alla redazione di carte archeologiche a diverso livello di scala e di ampiezza tematica, del potenziale e del rischio archeologico; - valutare, in collaborazione con altre professionalità, i sistemi di sicurezza applicabili a beni, contesti e siti archeologici; - valutare le condizioni per la dichiarazione di interesse culturale; - accertare le condizioni per autorizzare o vietare interventi conservativi o che incidano sulla conservazione; - identificare l'evoluzione dei paesaggi e degli ecosistemi; - produrre documentazione grafica, fotografica e schedatura di siti secondo gli standard ICCD e ministeriali, anche su supporto informatico;
3) COMPETENZE: essere in grado di individuare la natura, l'autenticità, la provenienza, le caratteristiche e la rilevanza dei beni archeologici, di riconoscerne e determinarne la contestualizzazione; di produrre, acquisire, verificare ed elaborare dati conoscitivi su contesti, siti, monumenti e paesaggi archeologici; di valutare i beni, contesti e siti archeologici dal punto di vista storico e delle esigenze conservative; di predisporre progetti e attuare interventi nel rispetto delle norme tecniche e giuridiche vigenti; di documentare le modalità e di proporre misure per la conservazione, sicurezza e gestione di beni, contesti e siti archeologici; di collaborare alla istruttoria di provvedimenti di tutela di beni, contesti e siti archeologici; di partecipare alle attività di protezione civile e alle attività emergenziali; di utilizzare pienamente i principali strumenti informatici negli ambiti specifici di competenza e in particolare in ordine alla catalogazione e documentazione dei beni archeologici e dei relativi contesti.
Consulente esperto nella progettazione di valorizzazione, comunicazione, produzione editoriale inerente al patrimonio archeologico, anche ai fini turistici
1) CONOSCENZE relative: all'archeologia, sia a livello di sviluppo diacronico complessivo sia a livello teorico-metodologico e pratico; - all'iconologia e alla storia dell'arte antica e cristiana; - alla storia antica e medievale; - alla topografia e agli studi del paesaggio antropizzato nella sua evoluzione storica; - alle nozioni di base sul restauro; alla museologia; - alla legislazione dei beni culturali; - alle metodologie della ricerca e della didattica; - alle teorie e tecniche della comunicazione culturale; - alle metodologie e tecniche della ricerca bibliografica e documentale; alle tecniche di redazione catalografica e dei repertori; - alla lingua italiana e alla lingua inglese di livello B2, con approfondimento particolare anche ai linguaggi specialistici; alle principali tecnologie informatiche; - ai metodi e alle tecniche di valutazione della produzione scientifica; - alla Legislazione dei BB.CC.; - alle tecniche di mediazione e ascolto del territorio; - alle metodologie di analisi dei bisogni in ambito educativo non formale; - alle tecniche di mediazione interculturale; - alla normativa scolastica; - alle tecniche di lavoro in rete con istituzioni educative e organismi pubblici e privati operanti nel sociale (scuole, università, associzioni culturali, associazioni di volontariato); - agli strumenti di cooperazione interistituzionale; - agli strumenti delle attività educative proprie dei contesti educativi non formali; - alle metodologie e procedure di analisi dei bisogni e delle risorse del territorio; - alle norme tecniche nazionali e internazionali di riferimento; - alle tecniche di documentazione; - alle nozioni essenziali di pedagogia (apprendimento nei bambini e degli adulti, gestione di gruppi); - al project management; - alla normativa del diritto d'autore e del copyright.
2) ABILITÀ nel: - produrre studi, relazioni e indagini scientifiche nelle discipline di riferimento; - progettare e realizzare studi, cataloghi di musei, di mostre, guide a percorsi di fruizione; - partecipare con relazioni scientifiche a convegni e seminari; - curare l'organizzazione di convegni e seminari; - collaborare alla curatela di collane e riviste specializzate nelle discipline d'ambito archeologico; - partecipare a comitati editoriali; - collaborare a progetti di ricerca e sviluppo; - saper lavorare in gruppo di pari e in gruppi multiprofessionali; - progettare e coordinare l'applicazione di tecnologie innovative per lo studio, la tutela, la valorizzazione e la fruizione di beni, contesti e siti archeologici; - utilizzare metodologie di ricerca; - comunicare e trasmettere i contenuti scientifici e culturali del proprio ambito di studio in contesti di apprendimento formale con livello di istruzione terziaria o equivalente; - coordinare gruppi di lavoro; - applicare tecniche di scrittura e di redazione; - individuare gli obiettivi delle attività educative, diversificandole in base alle diverse categorie di pubblici/visitatori; - concorrere all'individuazione di soluzioni per la presentazione e l'allestimento dei beni, contesti e siti archeologici che ne valorizzino il potenziale didattico–educativo; - coordinare, anche in collaborazione con altre professionalità, studi sui visitatori di musei, aree e parchi archeologici e altri spazi espositivi e di fruizione; - progettare e coordinare in forma individuale e collaborata le attività e i contenuti della comunicazione culturale; - progettare e valutare gli interventi educativi; - utilizzare tecniche e metodologie del lavoro in équipe; - applicare tecniche di progettazione delle attività di risorse e mezzi; - applicare tecniche di progettazione e project management; - saper reperire fonti di informazione e aggiornamenti (normativa, sicurezza, comunicazione, informatica, pedagogia)
3) COMPETENZE: - partecipare a organismi di studio e ricerca presso enti pubblici e privati, nazionali e internazionali; - curare progetti editoriali nelle discipline di riferimento; dirigere, organizzare e svolgere attività di pubblicazione, comunicazione e divulgazione dei risultati scientifici, anche su diversi registri comunicativi; - utilizzare conoscenze e competenze disciplinari per fini formativi/educativi nel contesto del livello di istruzione terziaria o equivalente per le discipline archeologiche; - programmare, progettare, gestire e valutare l'attività educativa e di comunicazione relativa ai contenuti e agli strumenti professionali specifici.
Operatore nei musei, nei siti e parchi archeologici, nei luoghi di cultura
1) CONOSCENZE relative: all'archeologia, nelle sue articolazioni diacroniche e declinazioni teorico-metodologiche; - all'iconologia e alla storia dell'arte antica e cristiana; - alla storia antica e medievale; - alla conservazione preventiva (sensibilità dei materiali e del loro stato di degrado, regole sui trasporti e la movimentazione dei beni); alle metodologie di conservazione museale; - alle norme tecniche nazionali e internazionali di riferimento; - alla lingua italiana e alla lingua inglese di livello B2, con riferimento anche a lessici specialistici; agli aspetti essenziali della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro; - alla legislazione dei BB.CC.; - alla normativa assicurativa e garanzia di Stato.
2) ABILITÀ nel - collaborare alla pianificazione delle attività espositive; - curare la manutenzione e il controllo periodico delle collezioni; - curare la manutenzione delle strutture e degli impianti - saper lavorare in condizioni di emergenza; - collaborare all'individuazione degli obiettivi di incremento delle raccolte di beni archeologici; - collaborare alla organizzazione dell'ordinamento dei beni archeologici e dei percorsi di fruizione nei depositi e delle aree espositive; - coadiuvare nella realizzazione dell'allestimento degli spazi espositivi e dei percorsi di fruizione, anche in collaborazione con altre professionalità; - collaborare alla manutenzione e al controllo periodico delle collezioni; - collaborare alla progettazione di mostre e di percorsi di fruizione e curarne lo svolgimento sotto il profilo tecnico-scientifico; - utilizzare metodologie di ricerca; - applicare criteri di selezione dei beni da esporre o da evidenziare nei percorsi di fruizione; - applicare tecniche di pianificazione delle attività; - lavorare in gruppo di pari e in gruppi multi professionali;
3) COMPETENZE: essere in grado di collaborare a tutte le attività di gestione, cura delle collezioni, studio, valorizzazione, comunicazione e promozione; - assicurare la più ampia fruizione e partecipazione, curando anche le relazioni con il territorio di pertinenza; - curare sotto coordinamento le attività di conservazione, manutenzione e sicurezza inerenti le raccolte museali di beni archeologici; - organizzare e svolgere attività di valorizzazione e ricerca scientifica inerenti le raccolte di beni archeologici; - organizzare un evento espositivo di beni e contesti archeologici o la creazione di un percorso di fruizione su siti archeologici.
Funzione in contesto di lavoro
Archeologo
1) individuare, analizzare, documentare e interpretare paesaggi, contesti, monumenti, siti o beni archeologici;
2) effettuare ricerche ai fini dell'esecuzione di perizie, expertise, valutazioni, autenticazioni di beni archeologici;
3) organizzare ed eseguire sotto coordinamento valutazioni ed identificazioni di contesti, monumenti e siti archeologici.
4) operare sotto coordinamento nella organizzazione nella attività di ricerca topografica e dei paesaggi antropici, anche con l'ausilio di tecnologie applicate e l'apporto di scienze affini, finalizzata alla loro identificazione, ricostruzione e valutazione in senso diacronico e alla identificazione di contesti e siti archeologici;
5) organizzare e svolgere sotto coordinamento attività di scavo archeologico, prospezione, documentazione sul campo di beni, contesti e siti archeologici anche subacquei;
6) organizzare e svolgere sotto coordinamento attività di inventariazione, catalogazione, documentazione e gestione di banche dati inerenti i beni archeologici;
7) riconoscere, conservare paesaggi, monumenti, contesti, siti e beni archeologici;
8) organizzare interventi di conservazione, manutenzione, restauro, protezione di beni archeologici mobili e immobili;
9) organizzare interventi di trasferimento e movimentazione di beni archeologici mobili;
10) offrire consulenza nelle attività ispettive e di vigilanza sui beni, contesti e siti archeologici.
Consulente esperto nella progettazione di valorizzazione, comunicazione, produzione editoriale inerente al patrimonio archeologico, anche ai fini turistici
1) svolgere attività di studio, ricerca, formazione, educazione e valorizzazione nel campo dell'archeologia e delle discipline affini e collegate, e di diffusione scientifica dei risultati conseguiti nell'ambito della ricerca;
2) organizzare e svolgere attività di studio, ricerca diffusione ed educazione nel campo dell'archeologia e delle discipline affini e collegate;
3) svolgere attività didattica nel campo dell'educazione al patrimonio culturale archeologico.
Operatore nei musei, nei siti e parchi archeologici, nei luoghi di cultura
1) collaborare alla gestione dei musei, valorizzare e curare collezioni e mostre di beni archeologici;
2) collaborare all'ordinamento e alla gestione di musei e altri istituti che conservano e/o espongono beni archeologici
3) curare sotto coordinamento la costituzione, l'incremento, l'esposizione la valorizzazione e la conservazione di collezioni museali relative a beni, contesti monumenti e siti archeologici;
4) organizzare e cura sotto coordinamento mostre e percorsi di fruizione di e su beni, contesti, monumenti, musei e siti archeologici;
5) dirigere sotto coordinamento servizi educativi in musei, aree e parchi archeologici, musei diffusi e/o altri istituti che espongano o trattino, beni, contesti o siti archeologici, nelle soprintendenze o all'interno di istituzioni culturali pubbliche, private o presso enti territoriali operanti in campo archeologico.
Descrizione obiettivi formativi specifici
I laureati del corso di laurea magistrale in Archeologia devono essersi formati sia nelle nuove posizioni teoriche, nelle metodologie e nelle tecniche sia nei contenuti delle tradizionali discipline dell'ambito archeologico, dell'ambito storico e di quello storico-artistico. I laureati magistrali dovranno quindi possedere:
• avanzate competenze scientifiche, teoriche, metodologiche ed operative relative al settore dell'archeologia nelle età preistorica e protostorica, classica, tardo antica, medievale e postmedievale, con riferimento all'intero ambito euro-mediterraneo e con particolare attenzione alla Sardegna, supportate da conoscenza del metodo e degli oggetti dell'analisi storica, nonché dei diversi tipi di fonti indirette disponibili per i diversi periodi e per le diverse aree geografiche di interesse;
• competenze nel settore del recupero, della conservazione, del restauro e della gestione, anche a fini turistici, del patrimonio archeologico, artistico, documentario e monumentale;
• abilità nell'uso degli strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza, con particolare riferimento alle operazioni di analisi e documentazione dei contesti e dei monumenti archeologici, di classificazione dei reperti, elaborazione dei dati analitici e della documentazione grafica, della gestione informatica dei testi scientifici e della comunicazione web;
• capacità di usare fluentemente, in forma scritta e orale, oltre all'italiano, anche la lingua inglese, con riferimento anche agli specifici lessici disciplinari.
Il percorso formativo prevede che conoscenze e comprensione, così come la capacità di applicarle, si sviluppino nelle seguenti aree di apprendimento:
della preistoria e della protostoria;
dell'archeologia fenicio-punica e dell'Oriente mediterraneo;
dell'archeologia classica;
delle archeologie post-classiche;
delle discipline metodologiche comuni.
Un primo gruppo di attività formative caratterizzanti (preistoria e protostoria, archeologia fenicio-punica, egittologia, archeologia classica e post-classica) è finalizzato a fornire una base di nozioni e conoscenze metodologiche avanzate, riferite ai diversi momenti di sviluppo cronologico e di complessità delle società umane.
Un secondo gruppo di attività formative caratterizzanti e quello delle attività formative affini daranno spazio all'approfondimento tematico e metodologico - con un legame ancora più stretto con i recenti progressi della ricerca - di aspetti specifici delle distinte aree di apprendimento, sia in relazione alle diverse articolazioni temporali dell'archeologia dal più remoto passato all'età contemporanea (ecologia e produzioni materiali delle società preistoriche, contesti e produzioni materiali del Mediterraneo fenicio e punico, archeologia copta, topografia e urbanistica del mondo classico, iconografia e iconologia classica e cristiana, archeologia dell'alto medioevo barbarico e bizantino, del basso medioevo e dell'età moderna e contemporanea) sia in riferimento agli ambiti tecnico-metodologici trasversali che connotano uno sviluppo moderno e qualificato della ricerca in campo archeologico (storia ed epigrafia, topografia, archeometria, chimica dei beni culturali, archeozoologia, archeologia subacquea, paleografia, archeologia digitale), nonché di conoscenze applicate ai settori professionali indirizzati alla messa in fruizione e in valore del patrimonio (archeologia pubblica, comunicazione e management per i beni culturali). Le attività tecnico-pratiche e sul campo (laboratori e scavi) permettono l'applicazione delle conoscenze e abilità acquisite alle analisi e all'interpretazione di contesti archeologici delle diverse età.
Il percorso formativo prevede, altresì, attività di stages e/o tirocini, in accordo con enti pubblici e privati, che possono essere anche finalizzati alla elaborazione della tesi di laurea magistrale.